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Pescara, 19/12/2025
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Data: 02/11/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Concorsone, Cialente accusa Chiodi. Il sindaco in Procura: una collaboratrice del governatore nel sito che ha pubblicato la risposta del quiz. Uil: stop all’iter

L’AQUILA «Confido nella magistratura e voglio che il colpevole venga fuori». Si dice indignato, il sindaco Massimo Cialente, che oggi presenta un esposto alla procura della Repubblica in merito al caso del quiz del concorsone per la ricostruzione pubblicato con la soluzione già scritta su un sito web aquilano. Un episodio che ha scatenato un nuovo polverone sul bando per l'assunzione a tempo indeterminato di 300 persone, le cui preselezioni sono in programma dal 19 al 23 novembre a Roma, con la partecipazione di 17.042 candidati. Il primo cittadino dell'Aquila vuole vederci chiaro e tira in ballo il presidente della Regione Gianni Chiodi. «Ho il sospetto», tuona Cialente, «che dietro questa vicenda ci sia la volontà di boicottare il concorso e in questo modo bloccare il processo della ricostruzione nel capoluogo e nei comuni del cratere sismico. Da Chiodi mi aspetto una chiara presa di posizione, visto che è noto a tutti che la testata on line che ha pubblicato e poi rimosso il quiz con la risposta esatta è gestita da una delle sue più strette collaboratrici, la stessa che lo accompagna nelle conferenze stampa, ultima quella con il ministro Fabrizio Barca. Sono indignato per quanto accaduto e mi rivolgo alla magistratura affinché si faccia luce su questo caso e venga scovato il colpevole». Il sindaco Cialente ha già chiesto chiarimenti al Formez, che gestisce il concorso per conto del governo e che in un comunicato stampa ha ammesso la falla nel sistema di elaborazione delle procedure concorsuali, annunciando l'apertura di un'indagine interna. «Il Formez», spiega Cialente, «mi ha assicurato che è stata pubblicata la fotocopia di una sola domanda, che era stata oggetto di una riunione per valutare e mostrare il tipo di test a cui saranno sottoposti i concorrenti. La domanda in questione verrà tolta dalla banca dati dei quiz. Ma il fatto resta gravissimo. Il Comune è utente del Formez e alla luce di quanto accaduto ci sentiamo parte lesa e dobbiamo tutelare i nostri precari e tutti i 17mila candidati che partecipano alla selezione. Esigo dal Formez e dal governo una vera indagine interna. E poi confido nella magistratura». Cialente fa un’ipotesi: «Tutti sanno che, se si rinviano le prove già fissate, non ci sono assolutamente le risorse per prorogare i contratti ai precari, che scadono a dicembre. Lo ha ribadito anche il ministro Vittorio Grilli nella sua ultima visita all'Aquila». Il sindaco coglie l'occasione anche per lanciare un'altra frecciata nei confronti del presidente Chiodi: «Ho appena saputo che la Regione ha approvato una legge per trasformare i contratti dei suoi co.co.co a tempo determinato. Si tratta del primo passo verso la stabilizzazione. Mi chiedo come mai non sia stato fatto prima, includendo anche i co.co.co degli altri enti, come fece la Regione Marche dopo il sisma del 1997. Chiodi deve dare una risposta anche su questo, lo deve ai 600 precari che dal 2009 lavorano alla ricostruzione». Intanto la Uil chiede la sospensione della procedura concorsuale. Per il segretario Uil-Fpl Simone Tempesta, «nessuno mette in dubbio la serietà del Formez, ma questa volta è stato fatto proprio un bel pasticcio sui "segretissimi" test di selezione. La domanda sbadatamente pubblicata apre troppi interrogativi sui quali anche gli organi inquirenti dovranno far luce, a tutela della trasparenza e della serietà della procedura tanto voluta dal ministro Barca».

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