Iscriviti OnLine
 

Pescara, 19/12/2025
Visitatore n. 750.353



Data: 03/11/2012
Testata giornalistica: Il Messaggero
Cna: crescita zero aumenta la differenza tra la costa e l’interno

PESCARA - In un Abruzzo a crescita zero aumenta la differenza tra la costa e le aree interne. Lo rileva uno studio sulla dinamica delle imprese nei primi nove mesi dell'anno, realizzato per la Cna regionale da Aldo Ronci: «In Abruzzo, dopo che nel 2010 e nel 2011 si era registrata una notevole crescita del totale delle imprese, nei primi nove mesi del 2012 si è verificato un incremento di appena quattro unità. E’ il risultato peggiore degli ultimi dieci anni, e si traduce in una crescita percentuale pari a zero, contro un incremento nazionale dello 0,33%. La minor crescita dei primi nove mesi del 2012 non è un evento episodico ma un trend che continua da anni. Infatti, tra il 2001 e il 2011, le imprese sono cresciute in Abruzzo del 6,07%, mentre in Italia del 7,71%: con uno spread negativo per la nostra regione, rispetto all’Italia, di 1,64 punti percentuali».
Epicentro di questa crescita zero delle imprese sono le aree interne della regione: ovvero le province dell’Aquila e Chieti, che realizzano i peggiori risultati, con 195 e 119 unità in meno, mentre il Teramano e il Pescarese, dove la presenza costiera è predominante nell'economia, sono cresciuti di 120 e 198 unità. «Anche in questo caso -avverte Ronci- non si tratta di un evento episodico ma di un trend che dura da anni: tra il 2001 e il 2011 le imprese di Pescara (+10,91%) e Teramo (+9,52%) sono aumentate più di quelle italiane (+7,71%) mentre quelle dell’Aquila (+6,73%) e soprattutto di Chieti (+0,11%) sono cresciute assai meno».
Quanto ai settori, l'agricoltura (-515 unità in totale, con la provincia di Chieti a pagare il dazio maggiore a causa delle 305 imprese in meno) continua a registrare pesanti perdite, mentre pure i settori delle costruzioni (-124) e dell’industria manifatturiera (-85) segnalano decrementi consistenti. Incrementi, al contrario, si verificano infine in settori come i servizi (311, con la migliore performance assegnata a Teramo, grazie a 120 imprese in più), le attività ricettive (282, con Pescara leader grazie a 86 nuove imprese), il commercio (71) e l’energia (55).

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it