| |
|
| |
Pescara, 19/12/2025
Visitatore n. 750.353
|
|
|
|
|
|
|
03/11/2012
Ferpress
|
Ferrovie della Calabria: blocco stradale lavoratori. Azienda in crisi, servizi tagliati, stipendi bloccati |
|
I dipendenti delle Ferrovie della Calabria hanno operato nei giornio scorsi un blocco stradale in una via centrale di Catanzaro. L’azienda ha annunciato la sospensione di molti servizi, ma i lavoratori protestano anche per il mancato pagamento degli stipendi. Nelle regioni del Sud, esplode la crisi del trasporto pubblico locale alle prese con il taglio dei fondi. Il traffico è stato bloccato per alcune ore; i manifestanti hanno chiesto di essere ricevuti dall’assessore regionale al Bilancio per lamentare il mancato pagamento delle ultime quattro mensilità di stipendio e la mancanza di carburante che impedisce agli autobus di uscire dai depositi e di effettuare i servizi.
Nei giorni scorsi, l’azienda aveva comunicato la sospensione di molti servizi proprio a causa della mancanza di liquidità e dell’impossibilità di far fronte agli impegni sia nei confronti dei lavoratori che dei fornitori, che a loro volta vantano ingenti crediti nei confronti di Ferrovie della Calabria.
L’Assessore regionale ai Trasporti, Fedele solidarizza con i lavoratori e dichiara che la Regione e il presidente Scopelliti sono impegnati a cercare soluzioni alla crisi di FdC: si punta a recuperare 60 milioni di euro dai soliti fondi FAS (quelli che dovrebbero servire per lo sviluppo del Mezzogiorno) e che vengono, invece, utilizzati per tappare i “buchi” di un sistema di finanziamento regionale che non funziona: la stessa Regione, infatti, vanterebbe un credito di 64 milioni di euro relativi alla quota dei trasferimenti per il trasporto pubblico locale che non si sa quando e se arriveranno.
La situazione di crisi risveglia ovviamente le polemiche sulle “gestioni dissennate” degli anni passati, che hanno consentito la crescita di deficit spropositati e la mancata razionalizzazione dei servizi. La crisi del trasporto pubblico locale mette in difficoltà tutte le regioni, ma colpisce immediatamente e con effetti deflagranti il Sud: dopo la Campania, è ora il turno della Calabria, ma è prevedibile che – dopo le elezioni – anche la Sicilia si inscriva all’elenco delle Regioni in crisi per la mancanza di fondi.
|
|
|
|
|