Il manager ha presentato le controdeduzioni
SanitàLa procura ha chiuso le indagini sull’utilizzo dell’auto blu
Giustino Varrassi non ha alcuna intenzione di abbandonare gli uffici di circonvallazione Ragusa. La sua uscita di scena non sarà affatto spontanea, ma avverrà perchè qualcuno (la Regione, nello specifico) avrà deciso di mandarlo via, assumendosi le responsabilità del caso. Sarebbero queste, in sostanza, le intenzioni del manager della Asl il quale, dopo il procedimento di rescissione del contratto avviato dalla Regione, ha presentato le sue controdeduzioni, chiedendo anzitutto di essere ascoltato e poter spiegare la sua posizione, in merito alle inchieste che lo vedono coinvolto. Due delle quali sono state chiuse proprio ieri dalla Procura di Teramo. La prima è quella che vede Varrassi indagato, assieme al suo autista, per peculato e truffa aggravata; l’altra è quella relativa alla promozione dell’ex assessore comunale Corrado Robimarga. L’accusa, in questo caso, è quella di abuso di ufficio. Sul futuro del manager Varrassi, comunque, si dovrebbe decidere entro Natale, quando la Regione si esprimerà definitivamente in merito. Nel frattempo, la Asl di Teramo rischia una situazione di stallo, secondo il segretario provinciale del Pd, Robert Verrocchio, che chiede alla giunta regionale una netta assunzione di responsabilità. «La Asl di Teramo non ha mai toccato un punto così basso» commenta «e questa guerra tra la direzione e la giunta regionale rischia di mettere a repentaglio decisioni che sono assolutamente urgenti e cruciali. Chiodi e il suo assessore ombra alla Sanità (Lanfranco Venturoni, secondo i "maligni") dovranno assumersi tutte le responsabilità, nel caso in cui Varrassi non decida di fare un passo indietro, per una promozione che non stava né in cielo né in terra e per le conseguenze che questa decisione potrà avere per la sanità della nostra provincia». A quanto pare, quel passo indietro da parte del manager non arriverà mai. Queste le sue intenzioni.