Sembra un frase interlocutoria, ma potrebbe rivelare un’intenzione specifica: «Stiamo mirando ad alcune acquisizioni» nel trasporto pubblico locale «nel centro nord Italia». Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, non esclude di allargare il suo raggio d’azione ad altri settori, «il core business resta il trasporto ferroviario, sia chiaro», precisa. Pur senza citare Roma e il Lazio, né tantomeno Atac e Cotral, il manager fa qualche riferimento che lascerebbe intendere un interessamento: «Bisogna vedere il prezzo. In alcuni casi potrebbero essere loro a doverci pagare». Gli esempi ci sono: Firenze, dove con un consorzio è stata acquisita Ataf, la municipalizzata dei trasporti e Torino, dove ci sono state lunghe trattative per entrare in Gtt. Ovvio che il problema sono i debiti e le difficoltà di gestione di queste società: «In Italia le imprese di tpl sono in grandissima difficoltà e non sempre hanno una gestione efficiente. Ci stiamo allargando in questo settore perché crediamo molto nel ruolo delle città». L’allargamento di cui parla Moretti va visto, infatti, all’interno del progetto di integrare treno e autobus: inutile arrivare a Roma in meno di tre ore da Milano, se poi si devono trascorrere periodi eterni sui mezzi pubblici per attraversare la città.
Intervenuto all’inaugurazione del nuovo orario ferroviario dicembre-giugno della cosiddetta metropolitana d’Italia, ovvero la rete dell’alta velocità, Moretti si è soffermato anche sul rapporto con le Regioni, da cui dipendono i famigerati treni locali, quelli che suscitano le ripetute lamentele dei pendolari: «Dipende tutto da loro, le fermate, le carrozze, il numero di posti sui treni - ha detto con grande durezza - a noi piacerebbe migliorare il servizio, ma parlate con le Regioni». Il punto ovviamente sono gli enormi debiti che degli enti locali hanno con le Ferrovie, Moretti fa due conti: «Vantiamo 700 milioni di crediti scaduti con le Regioni». Tra queste il Lazio ha il triste primato: «Il suo debito si aggira tra 200 e 230 milioni e quello della Campania 200». Il manager emiliano non imputa questa situazione allo stallo dovuto alle dimissioni della Polverini, ma aggiunge: «Un’impresa normale sarebbe già scappata da tempo, lasciando i passeggeri a terra». Parole dure anche sulle nuove gare: «Con quale coraggio se ne parla? Ma chi si presenta? Noi stessi dovremo pensarci bene se partecipare».
Intanto Trenitalia annuncia l’aumento dei collegamenti regionali, con un incremento di seimila posti sui treni. Due nuove corse sulla Fr5 per e da Civitavecchia nelle ore mattutine, sei nuovi collegamenti nella tratta di Cassino, due per Aprilia e il prolungamento fino a Roma Tuscolana di 13 treni della linea Fr4 da e per Velletri.