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Pescara, 19/12/2025
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Data: 09/12/2012
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Trasporto locale e liberalizzazioni - Stop al gestore unico. Posti a rischio. La denuncia di Velardi dopo la decisione del Tar che ha sospeso la gara d’appalto

Petraroia: «La Regione rispetti la sentenza e consenta ampia partecipazione»

CAMPOBASSO Caos nei trasporti pubblici dopo la decisione del Tar Molise, che ha sospeso nuovamente la gara d'appalto per la scelta del gestore unico, accogliendo il ricorso della ditta Seac e rinviando tutto alla decisione di merito. Decisione che rischia di provocare il licenziamento dei lavoratori considerati in esubero, aumentando il numero delle corse in pullman tagliate per abbattere i costi, con grave danno per i pendolari, studenti e lavoratori. «Dopo 13 mesi dalla pubblicazione del bando - ha dichiarato l'assessore regionale ai trasporti Luigi Velardi - non riusciamo ancora ad arrivare all'aggiudicazione. Ogni ulteriore perdita di tempo produce danni alle finanze regionali». Ma quali sono questi danni? Per Velardi è presto detto. Col gestore unico la Regione avrebbe risparmiato 25 centesimi per ogni chilometro percorso, per un totale di 2 milioni e 850.000 euro l'anno, a cui va aggiunto 1 milione e 440.000 euro per ulteriori percorrenze, senza contare i servizi aggiuntivi richiesti nella gara d'appalto, che avrebbero consentito di alleviare i tagli imposti dalla legge finanziaria. «Lo abbiamo detto tante volte ai sindacati - ha aggiunto Velardi - solo con minori costi e con il mantenimento delle percorrenze chilometriche possiamo evitare i licenziamenti ed evitare di penalizzare l'utenza. Lo Stato ha tagliato i finanziamenti e accumulato grossi ritardi nel trasferimento delle risorse. Se a questo aggiungiamo le diverse azioni di impedimento all'iter della gara, messe in piedi da un cartello trasversale, la conseguenza è una sola: lo sfascio di un settore strategico della vita sociale e dell'economia». Mentre i continui rinvii senza arrivare alla decisione di merito, ha concluso Velardi, non consentono alla Regione di apportare i correttivi necessari e sbloccare la gara. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere di minoranza Michele Petraroia, che punta il dito sui 26 milioni di debiti che la Regione deve corrispondere alle autolinee, che oltre ad aver annunciato il licenziamento degli autisti in esubero stanno creando seri problemi ai pendolari, a partire dagli operai della Sevel e agli studenti di Venafro, per il taglio di alcuni collegamenti. «La Regione rispetti la sentenza della magistratura amministrativa - ha affermato l'esponente del Pd - consenta anche ad altro operatore di partecipare alla gara e lasci nelle mani della commissione di aggiudicazione e delle società concorrenti di misurarsi tra loro nel rispetto dei regolamenti europei e delle leggi in vigore. Intervenga al contrario per verificare le modalità con cui viene garantito il servizio in questa fase. Accerti cioè - ha rimarcato ancora - cosa sta accadendo nelle aziende che minacciano di licenziare 56 autisti e in quelle che sopprimono le corse e che hanno già licenziato 7 lavoratori. Si preoccupi dei diritti dei pendolari e costruisca soluzioni concrete con le altre regioni interessate, per preservare quei collegamenti». Insomma una bella querelle, la cui soluzione invece di avvicinarsi si allontana.

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