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Pescara, 19/12/2025
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Data: 07/12/2012
Testata giornalistica: Ferpress
Campania: caos trasporti. Sepsa non paga stipendi, stop Cumana e Circumflegrea. ANM si scusa

Diventa sempre più drammatica la situazione dei trasporti in Campania. Ferme oggi le ferrovie Cumana e Circumflegrea, utilizzate ogni giorno da circa sessantamila utenti. La Sepsa, l’azienda cui fanno capo le due ferrovie, non ha ancora pagato gli stipendi del mese scorso e i lavoratori si sono messi tutti in malattia. L’ANM si scusa per i disagi.
Altrettanto critica la situazione della Circumvesuviana e delle linee di MetroCampania Nord Est, con servizi interrotti già dalle prime ore della mattinata, non per un’agitazione dei lavoratori, ma perché – come spiega un comunicato dell’Or.SA. – “non c’erano treni atti a circolare”.

Le due ferrovie fanno capo alla holding regionale Eav, in profonda crisi finanziaria e alle prese con il fallimento della partecipata Eavbus, decretato dal Tribunale e su cui sta tentando di intervenire la Regione. Anche per i dipendenti di Circumvesuviana e MetroCampania il pagamento degli stipendi è in arretrato e c’è il problema della mancanza di manutenzione dei convogli, che le ditte non effettuano più dopo il blocco dei pagamenti.

Anche l’ANM, l’Azienda napoletana della mobilità del Comune di Napoli, deve far fronte alla critica situazione finanziaria che investe tutto il settore dei trasporti in Campania. A differenza delle altre aziende, che non riescono a comunicare ai propri utenti neanche le ultime notizie sui disservizi, l’ANM ha scelto di pubblicare sul proprio sito un comunicato in cui si scusa per i disagi provocati alla clientela.

Nella nota rivolta ai clienti, l’azienda spiega che “sono ovviamente molti i reclami che ci giungono. Diciamo ovviamente perché sappiamo che il servizio di trasporto offerto attualmente è insufficiente per garantire la mobilità a Napoli. I reclami, quindi – si legge ancora nella nota - sono giustificati e comprensibili, tuttavia noi non siamo la controparte, non siamo contenti di crearvi disagio e non ci piace fare la figura degli incapaci perché non lo siamo”.

La nota dell’ANM così prosegue: “Dei 600 autobus che circolavano fino a pochi anni fa (2009) oggi ne circolano meno di 350 perché tra tagli governativi e regionali, i contributi che ANM riceve per pagare stipendi, contributi, fare manutenzione di mezzi ed impianti, pagare le assicurazione, comprare il gasolio etc. etc. etc. si sono ridotti del 40 per cento. È come se, a casa vostra, qualcuno tagliasse del 40 per cento gli stipendi che entrano ogni mese. E’ ovvio che non è più possibile fare le cose che si facevano prima. Allo stesso modo noi siamo impossibilitati a fare ciò che facevamo prima, ovvero assicurare più mezzi, manutenerli etc.

Non è questione di volontà o capacità è questione di possibilità. Capiamo le vostre proteste, le lamentele ed i reclami, ma il ruolo del nemico/controparte non ci appartiene proprio. Fare trasporto è il nostro mestiere, vorremmo poterlo fare bene con soddisfazione di tutti”, conclude il messaggio agli utenti dell’azienda dei trasporti comunale napoletana.

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