BRUXELLES «Berlusconi è il contrario della stabilità» e il suo ritorno può essere una minaccia per l'Italia e per l'Europa. Il presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz, ieri ha detto ad alta voce ciò che molti leader europei pensano dopo l'annuncio di dimissioni di Mario Monti. Il ritorno di Silvio Berlusconi, che ha precipitato la crisi politica in Italia alla vigilia di una settimana cruciale per la zona euro, è «un gioco politico molto legato ai suoi interessi particolari», che mette in secondo piano «quelli del paese», ha spiegato Schulz in un'intervista all'Ansa: «Avant le pays, après le parti (prima il paese, poi il partito, ndr), ma per Berlusconi è il contrario». Monti incontrerà gran parte dei leader europei oggi ad Oslo, in occasione della cerimonia per l'assegnazione del premio Nobel per la pace all'Unione Europea. Alcuni gli chiederanno cosa succederà nelle prossime settimane. Lo scudo anti-spread è pronto per la Spagna, ma potrebbe servire anche per l'Italia. Il timore nelle capitali europee è che la situazione politica italiana ripiombi la zona euro nelle ore più difficili della sua crisi.
Ufficialmente a Bruxelles lo bocche sono cucite: «E’ una questione di politica interna», dicono i portavoce della Commissione. In un'intervista al Sole 24 Ore, il presidente dell'esecutivo Ue si era limitato a ricordare che «le prossime elezioni non devono diventare un pretesto per mettere in dubbio l'indispensabilità» del risanamento di bilancio e delle riforme. Ma dalle cancellerie arrivano parole più nette. Il ministro per gli Affari europei della Finlandia, Alexander Stubb, ha detto di essere «preoccupato per le dimissioni di Monti. Penso che sia uno dei migliori leader europei che abbiamo». Il presidente francese, François Hollande, rischia di perdere un alleato prezioso dentro il Consiglio Europeo per contrapporti all'austerità tedesca. Ma anche la cancelliera Angela Merkel sperava in una riconferma di Monti dopo le elezioni per conservare a Palazzo Chigi un interlocutore affidabile.
Dopo alcune settimane di calma sui mercati, si apre una settimana difficile per la zona euro. In un Ecofin straordinario mercoledì, i ministri delle Finanze dell'UE cercheranno di trovare un difficile accordo sul trasferimento della supervisione bancaria alla Banca Centrale Europea. L'Eurogruppo di giovedì è chiamato a decidere sugli aiuti alla Grecia. Il Vertice europeo del 13 e 14 dicembre dovrebbe approvare la Road Map per rafforzare la zona euro, anche con riforme istituzionali di lungo periodo. Fino alla settimana scorsa, dopo che lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi aveva toccato i minimi da marzo, molti leader speravano in una svolta nella crisi. Ora «il pericolo è che la crisi italiana faccia saltare l'agenda», spiega una fonte comunitaria: se gli spread di Italia e Spagna dovessero salire significativamente, il Vertice dovrà concentrarsi sull'emergenza. Gli occhi di tutti sono puntati sulla riapertura dei mercati oggi. L'impennata di giovedì e venerdì da 292 a 324 punti, dopo che il Pdl ha annunciato l'astensione sul decreto Sviluppo, rischia di essere solo l'antipasto di quanto potrebbe accadere nei prossimi giorni.