Alla fine sono saltati fuori i 5 milioni e mezzo per l'Aeroporto d'Abruzzo che chiedeva la Saga, che aveva avvertito più volte la Regione di essere ormai con l'acqua alla gola e che aveva bisogno di quei soldi per pagare gli stipendi ai propri addetti e rifinanziare l'accordo con Ryanair. Il Consiglio ha trovato la quadratura del cerchio approvando un provvedimento stralcio che ha prelevato 10 milioni dai fondi destinati all'ambiente nel 2005. Ci sono stati soltanto i no del consigliere di Sel Franco Caramanico e dell'Idv. Il Pd si è astenuto non senza aver fatto un po' di polemica con Marinella Sclocco: «Non votiamo contro -ha detto la consigliera di Pescara- e ci asteniamo perché questi soldi servono per gli stipendi ai lavoratori Saga. Ma non è corretto toglierli all'ambiente, in particolare al comparto dei rifiuti. Con quale criterio, poi, sono stati spostati da un capitolo all'altro? Non vorremmo che il provvedimento possa essere bloccato». Perplessità che hanno cercato di chiarire sia il capogruppo Pdl Lanfranco Venturoni, sia l'assessore Mauro Di Dalmazio. «Abbiamo dovuto fare di necessità virtù -ha detto Venturoni- non era possibile trovare i soldi in altro modo. Tranquilli, è avvenuto tutto nella massima corretteza». E Di Dalmazio: «I 10 milioni erano soldi svincolati, liberi di essere impiegati diversamente perché i beneficiari sono decaduti dal diritto di finanziamento». Il sì è arrivato dopo una discussione tutto sommato breve. Nell’aula dell’Emiciclo era presente una folta delegazione di lavoratori Saga.
L'assemblea ha poi approvato un provvedimento presentato da Venturoni che abolisce la scadenza del 31 dicembre per gli accreditamenti delle varie strutture sanitarie. Torna in commissione, nella seduta del 18 dicembre, il progetto di modifica alla legge regionale sul commercio che permette l’apertura di negozi al dettaglio non alimentari anche nelle aree industriali e commerciali. Prima della seduta il presidente Nazario Pagano e i capigruppo hanno avuto un incontro con una delegazione di sindaci dei Comuni interessati dalle nevicate del febbraio scorso: da dieci mesi, nonostante le promesse, non hanno ricevuto alcun contributo. Risultato: molti Comuni non riescono a coprire il buco in bilancio.