Vertenza Micron: il presidente della Giunta regionale Chiodi si schiera con i lavoratori. Importantissima la sua dichiarazione dopo l’incontro con una delegazione di maestranze Micron diAvezzano, che in oltre 700, capeggiati dai sindacati e dal primo cittadino GianniDi Pangrazio, hanno accerchiato l’Emiciclio all’Aquila e convinto Chiodi a riceverli. «Chiedere con urgenza l’apertura di un tavolo di settore della micro-elettronica - ha detto Chiodi - a livello nazionale sollevando una sostanziale sfiducia verso lo scenario su cui si sta incardinando il tavolo ministeriale e convocare al più presto un incontro a Roma. Il perdurare della situazione ci obbligherà eventualmente a intraprendere possibili proteste nella capitale e la Regione, se necessario, scenderà in campo al fianco dei lavoratori. La partita Micron - ha aggiunto - va condotta ai massimi livelli per salvaguardare stabilimento e forza lavoro. Il Governo deve aprire una partita che riguardi il settore microelettronica. Questa è la base per evitare lo smantellamento». «Finalmente la Regione - è il commento del sindaco Di Pangrazio - ha colto il pericolo e assicurato il massimo sostegno in sede di Governo, affinché la vertenza, che ha visto in campo dall’inizio i sindaci della Marsica con quelli di L’Aquila, Rieti, Sora e il Vescovo mons. Santoro, porti all’apertura di un tavolo sulla microelettronica. L’impegno di Chiodi e del Presidente Pagano, che ha fatto partecipare all’incontro i capigruppo regionali e i consiglieri marsicani, va nella direzione giusta». Sostegno anche dal Presidente del Consiglio, Pagano: «I lavoratori hanno tutta la mia solidarietà. La situazione dev’essere affrontata al più presto e risolta. In conferenza dei capigruppo abbiamo incontrato i rappresentanti dei lavoratori, con i quali abbiamo previsto la convocazione di un tavolo tecnico per individuare una soluzione. In questo momento non servono divisioni ma concretezza». Prima prova è stata l’approvazione all’unanimità, in Consiglio, di una mozione sul caso Micron: «Il documento impegna Presidente e Giunta - informa il consigliere Pd Giuseppe Di Pangrazio - a chiedere al Ministero di modificare l’impostazione del tavolo di crisi, ad aprirne uno per identificare il sostegno sulle politiche dei semiconduttori e della microelettronica e a chiedere garanzie alla nuova corporation con investimenti su soluzioni durevoli». Sindacati soddisfatti: «Bene il presidente Chiodi - ha detto il segretario Uilm, Lombardo - . Ha preso atto che il tavolo al Mise deve essere cambiato. Abbiamo spiegato che chiediamo un tavolo di settore per sapere se il Governo rilancia sulla politica industriale di settore o se accetta passivamente un’uscita disastrosa anche dei semiconduttori. Abbiamo stretto un patto con la Regione. La vertenza Micron è la vertenza dell’intera Regione».