PESCARA «Vogliamo gridare con forza l'improcrastinabilità di una seria riforma del trasporto pubblico regionale. La riorganizzazione delle tre società pubbliche Arpa, Fas e Gtm non può più attendere». Le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa, Cisal e Ugl trasporti sono fortemente critiche con la Regione. «A un primo impegno, culminato con l'approvazione della legge 1/2012, è seguito un lungo e ingiustificato immobilismo, non casuale, che di fatto ha affossato una delle riforme più attese in Abruzzo, in un quadro economico e sociale difficile come quello attuale - ricordano i rappresentanti sindacali -. In due assemblee con i lavoratori, abbiamo ricevuto il mandato di mettere in campo ogni forma di lotta a sostegno di una riforma indispensabile, evitando lo spacchettamento del territorio regionale in micro bacini di riferimento e invertendo la tendenza sui costi della politica nel trasporto pubblico locale. A oggi nessuno dei tre obiettivi è stato raggiunto». La riforma è rimasta sulla carta e - aggiungono i sindacati - «sui costi della politica la Giunta Chiodi non ha trovato di meglio da fare che insistere per la nomina del quinto consigliere nel Consiglio di amministrazione dell'Arpa e provvedere anche alla nomina di un nuovo dirigente nella Gtm. A questo gioco al massacro adesso diciamo basta». L'11 gennaio si terrà dunque la prima azione di sciopero regionale di tutti i lavoratori delle aziende del trasporto pubblico su gomma, a sostegno della riforma e della costituzione dell'azienda unica regionale del trasporto, contro la suddivisione del territorio in più bacini che «non produce alcuna ricaduta positiva quanto a efficienza ed economicità del servizio e crea solo nuovi feudi».