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Pescara, 19/12/2025
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Data: 12/12/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Comune, l’Udc sfida Mascia ed esce dalla giunta. I centristi chiedono un incontro ma restano in maggioranza «Basta con la politica economica degli sprechi»

L’Udc esce dalla giunta, ma resta nella maggioranza. Con una decisione a sorpresa, ieri pomeriggio il gruppo consiliare, per la prima volta al completo, ha comunicato a Mascia, con una lettera, il ritiro dei due assessori Vincenzo Serraiocco e Giovanna Porcaro. Ma fino a sera Serraiocco non era stato nemmeno avvertito dal gruppo consiliare di dover lasciare il suo posto. Strana crisi politica, l’ennesima in pochi mesi, si è aperta questa volta all’interno dell’amministrazione comunale. La rottura, di fatto, è avvenuta sulla politica economica del sindaco, duramente contestata dai centristi negli ultimi mesi. E ieri, poco prima del ritiro degli assessori dalla giunta, se n’è avuta di nuovo la conferma. I consiglieri Udc hanno espresso il voto contrario, oppure si sono astenuti, sulla variazione di bilancio che riduce il canone a carico di Pescara parcheggi. La delibera non è passata. Ma l’operazione è considerata indispensabile da Pdl e Pescara futura per salvare la società municipalizzata che gestisce la sosta a pagamento di tutta la città. I centristi e i partiti di opposizione, invece, la ritengono illegittima. L’Udc ha voluto dare uno stop alla politica economica, definita degli «sprechi». Lo spiega tra le righe la lettera inviata al sindaco e firmata dal capogruppo Vincenzo Dogali e dai consiglieri Licio Di Biase, Vincenzo Di Noi, Roberto De Camillis e Andrea Salvati. «Il gruppo consiliare Udc», si legge, «alla luce della particolare congiuntura economica che investe l’Italia con le sue negative ricadute anche sui cittadini di Pescara, ritiene che a circa 15 mesi dalla fine di questa esperienza amministrativa sia giunto il momento per una riflessione politica, che verifichi il lavoro svolto e ponga nuovi ed efficaci obiettivi di fine legislatura». «In particolare», prosegue la lettera, «il gruppo consiliare dell’Udc ritiene doveroso aprire un tavolo politico in cui si pongano degli obiettivi di politica economica che tengano conto delle esigenze delle famiglie, ultimo baluardo contro la crisi economica e dei giovani, che stanno pagando il prezzo più elevato in tale difficilissima fase congiunturale. Oggi è il momento, quindi, di fare scelte che siano dettate dalla responsabilità e non dalla demagogia». «È su queste basi», conclude la lettera, «che il gruppo consiliare dell’Udc vuole continuare a dare il proprio contributo in questo scorcio di fine mandato. Pertanto, in attesa che da parte sua sia accolta la suddetta richiesta, il gruppo consiliare dell’Udc ritira la propria delegazione dalla giunta comunale, precisando fin d’ora che tale scelta politica non apre ad un passaggio dell’Udc tra le file dell’opposizione, dato che è confermata la lealtà negli impegni assunti, ma nella chiarezza dei ruoli e degli obiettivi». Insomma, la crisi non nascerebbe dalla richiesta, avanzata appena un mese fa dall’Udc, di ottenere altre deleghe in giunta. Più precisamente, quelle al bilancio e ai tributi, ora nelle mani del Pdl. «La questione delle deleghe è secondaria», ha affermato Di Biase, «noi siamo preoccupati per la politica economica e finanziaria di questa amministrazione». «Vogliamo un’inversione di tendenza da parte del sindaco», ha aggiunto Dogali, «come si fa a votare una delibera che toglie 760mila euro dal canone di Pescara parcheggi, quando la città sta vivendo un periodo di grave crisi economica».

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