Non stacca la spina della maggioranza ma ritira la sua delegazione dalla giunta. Il colpo a sorpresa l'Udc lo ha messo a segno ieri mattina, quando il capogruppo Vincenzo Dogali è salito al Municipio per consegnare una letterina al sindaco Luigi Mascia dai toni non proprio natalizi.
Oggetto: politica economica del Comune. E già qui si capisce tutto, con i nodi di Pescara parcheggi e delle altre manovre finanziarie che vengono al pettine, in una giornata che ha registrato un altro colpo di scena: la bocciatura in commissione finanze della delibera di giunta con cui si riduceva di ben 765.000 euro il canone della società che gestisce le strisce blu, al fine di consentirne il salvataggio. Delibera che ora approderà in Consiglio comunale tra molte incognite, visto che richiederà 21 presenze tra i banchi della maggioranza.
La lettera consegnata al sindaco, con in testa la firma di Dogali, è stata condivisa dagli altri quattro consiglieri comunali dell'Udc: Licio Di Biase, Vincenzo Di Noi, Roberto De Camillis e Andrea Salvati. Il partito chiama fuori dalla giunta i suoi due assessori: Vincenzo Serraiocco (Difesa della costa) e Giovanna Porcaro (Cultura) per avere le mani libere quando i provvedimenti che contano approderanno in aula. Una lettera apparentemente costruttiva là dove si sollecita una «riflessione politica a 15 mesi dalla fine della legislatura per verificare il lavoro svolto e porre nuovi obiettivi di politica economica che tengano conto soprattutto delle esigenze della famiglia e dei giovani». In realtà una nuova dichiarazione di guerra, visto che al partito di Dogali la politica finanziaria della giunta Mascia è sempre andata di traverso e l'abbassamento del canone a Pescara parcheggi, da 1,9 a 1,1 milioni di euro è considerato un autentico regalo alla società partecipata del Comune, tra l'altro ingiustificato nel rapporto tra costi, tariffe e ricavi. Ora si aspettano le mosse del sindaco, chiamato probabilmente nelle prossime ore all'ennesimo rimpasto in giunta per la sostituzione dei due assessori. Una legislatura che non ha mai avuto pace, a dire il vero, costellata di veti incrociati venuti soprattutto dalle postazioni dei centristi, dalle liste civiche e da qualche battitore libero del Pdl (vedi Ranieri e Marinucci). Caustico Gianluca Fusilli: «La maggioranza non c'è più, non resta che prenderne atto».
LA COMMISSIONE D’INDAGINE
Altri due consiglieri comunali del Pd, Florio Corneli e Giuliano Diodati hanno chiesto l'istituzione di una commissione d'inchiesta per fare chiarezza sulla vicenda di Pescara parcheggi, con riferimento a un episodio specifico: «La società - spiegano i due - ha richiamato al lavoro fino al 12 gennaio sei dei sette interinali ai quali aveva deciso di non rinnovare il contratto. Il lavoratore lasciato a casa fa parte dei cinque dipendenti che avevano deciso di ricorrere alla magistratura tramite l'avvocato Simona Di Carlo. Le motivazioni che hanno spinto Pescara parcheggi a un simile comportamento sono oscure, al punto da spingere i sei lavoratori richiamati in servizio non solo a sospendere la firma del contratto, per spirito di solidarietà nei confronti del collega, ma addirittura ad adire le vie legali».