Crisi con vista sulle elezioni politiche: l'Udc apre le ostilità al Comune di Pescara ritirando i due assessori dalla Giunta e, di fatto, esce dalla maggioranza di centrodestra. Ufficialmente, la motivazione data dal capogruppo Vincenzo Dogali si riferisce ai dissidi con Pdl e Pescara Futura sulle scelte amministrative in materia economica. In realtà, l'accelerazione arriva subito dopo la rottura definitiva a livello nazionale fra Berlusconi e Casini, per cui i consiglieri comunali centristi non hanno fatto altro che allinearsi alle indicazioni date dal presidente nazionale. Il modo scelto da Dogali è una lettera a Mascia: «Illustrissimo signor sindaco, facendo seguito alla nota del 15 ottobre, il gruppo consiliare dell'Udc, alla luce della particolare congiuntura economica che investe l'Italia con le sue negative ricadute anche sui cittadini di Pescara, ritiene che a circa 15 mesi dalla fine di questa esperienza amministrativa sia giunto il momento per una riflessione politica, che verifichi il lavoro svolto e ponga nuovi ed efficaci obiettivi di fine legislatura. In particolare, il gruppo consiliare dell'Udc ritiene doveroso aprire un tavolo nel quale si pongano degli obiettivi di politica economica che tengano conto delle esigenze delle famiglie, ultimo baluardo contro la crisi economica e dei giovani, che stanno pagando il prezzo più elevato in tale difficilissima fase congiunturale. Oggi è il momento, quindi, di fare scelte che siano dettate dalla responsabilità e non dalla demagogia». È su queste basi che il gruppo consiliare dell'Udc vuole continuare a dare il proprio contributo in questo scorcio di fine mandato. Pertanto, in attesa che da parte Sua sia accolta la suddetta richiesta, il gruppo consiliare dell'Udc ritira la propria delegazione dalla Giunta comunale, precisando fin d'ora che tale scelta politica non apre ad un passaggio dell'Udc tra le fila dell'opposizione, dato che è confermata la lealtà negli impegni assunti, ma nella chiarezza dei ruoli e degli obiettivi». Fatta la tara ai distinguo e al politichese, l'uscita dell'Udc dalla Giunta apre una crisi più volte annunciata e sempre rimandata in attesa delle decisioni che avrebbe preso il partito a livello nazionale. E ora che lo scenario italiano è stato chiarito, ecco che a livello locale arrivano le scelte a cascata. Fatta la tara al politichese, Dogali e gli altri quattro consiglieri Udc (De Camillis, Salvati, Di Noi e Di Biase) mettono spalle al muro Mascia a quattro giorni da un passaggio cruciale: lunedì 17 dicembre, la maggioranza presenterà in aula la delibera per la diminuzione del canone di Pescara Parcheggi, la società municipalizzata la cui gestione è diventata il casus belli principale fra Pdl-Pescara Futura da una parte e l'Udc dall'altra. Siccome, i centristi hanno giurato e spergiurato che non voteranno mai il documento, toccherà a Mascia ricompattare le fila. Ma è indubbio che alla vigilia di Natale, il sindaco trova sotto l'albero un pacco-dono a sorpresa: il dubbio è se scartarlo oppure no.