«Dipende dallo scioglimento delle Camere da parte del capo dello Stato, ma il 17 febbraio è l’ipotesi a cui si sta lavorando». Ad indicare la data più probabile delle prossime elezioni è stata Anna Maria Cancellieri, conversando con i cronisti alla Camera. Il governo sembra dunque aver scelto di accelerare, sempre naturalmente che non ci siano sorprese sulla legge di stabilità e che, come ormai prevedibile, Napolitano sciolga le Camere il 21 dicembre. Il ministro dell’Interno auspica anche «che ci sia una accorpamento delle elezioni. Quelle in Lombardia e Molise - conferma infatti - saranno insieme alle politiche». Resta il problema del Lazio, che dovrebbe votare il 3 febbraio, che sarebbe così chiamato a due elezioni a due settimane di distanza. La Cancellieri spiega che su questo «si attende la decisione del Tar», ma che il governo sarebbe favorevole ad accorpare anche il voto del lazio, anche per risparmiare. Per quanto riguarda il decreto sulle “liste pulite”, quello cioè che vieta la candidatura a chi èstato condannato in via definitiva per pene superiori ai 2 anni, il ministro dice che «sarebbe auspicabile» che il Parlamento desse «in tempi velocissimi» il proprio parere in modo che il provvedimento possa entrare in vigore prima delle prossime elezioni. Il governo ha approvato il decreto come previsto dalla legge delega e lo ha trasmesso alle Camere. I tempi sono ristretti ma, «se il Parlamento volesse fare velocissimo - ha osservato Cancellieri - il tempo ci sarebbe». «Il Pd sta lavorando in questo senso -accusa però Francesco Boccia - non ci risulta la stessa cosa da parte del Pdl». E il partito di Bersani teme che il Pdl freni per far entrare in vigore il decreto solo a voto avvenuto.