PESCARA Non ci sono soldi per migliorare i servizi di trasporto. Ma per aggiungere un posto a tavola (in questo caso nel consiglio di amministrazione dell’azienda Arpa) i quattrini si trovano. Ci risiamo. Oggi, a distanza di qualche giorno, si riunirà di nuovo a Chieti, negli uffici di Arpa Spa, l'assemblea dei soci. I sindacati sono già sul piede di guerra perché anche stavolta all’ordine del giorno della riunione c’è la nomina di un quinto consigliere di amministrazione. «Sui costi della politica la Giunta regionale guidata da Chiodi sta dimostrando nei fatti di rappresentare l'esatto contrario del virtuosismo più volte sbandierato dal governatore», accusano i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa, Cisal e Ugl Trasporti, che hanno proclamato una giornata di sciopero per l’11 gennaio. Più crudo il commento del consigliere regionale del Prc, Maurizio Acerbo: «Oggi ci riprovano con la porcata». In tempi di crisi e di manovre lacrime e sangue, si sborsano altri soldi pubblici per ingrassare il cda di un’azienda oltre tutto destinata a fondersi con le altre due società pubbliche Gtm e Sangritana, come previsto da una riforma che la Regione tarda però ad attuare. «Con questa quinta nomina la riforma e l'azienda unica vanno a farsi benedire, come avevamo profetizzato quando Chiodi rinnovò i cda per tre anni - spiega Acerbo -. Non vi è alcuna giustificazione tecnica per questo ampliamento del consiglio, ma solo la volontà di aggiungere un posto alla tavola del sottogoverno». Acerbo si domanda anche dove nasca tutta questa smania per una nomina che risulta così difficile da digerire. E si dà pure una risposta. «Voci di corridoio raccontano di un consigliere comunale di Pescara che pretende qualcosa per continuare a sostenere la maggioranza di centrodestra. La nomina all'Arpa - svela Acerbo - servirebbe ad accontentarlo. E' intollerabile che, a fronte di tagli e tasse che stanno schiantando gli abruzzesi, si facciano ancora questi giochetti. Lo stesso assessore regionale ai trasporti, Giandonato Morra, si è apertamente dissociato da questa iniziativa». Anche le sigle sindacali dei trasporti promettono battaglia contro la nomina e contro l’affossamento di quella che definiscono «una delle riforme più attese in Abruzzo, ovvero il riordino delle aziende pubbliche di trasporto Arpa, Gtm e Sangritana e la contestuale costituzione della società unica». Una riforma sancita da due leggi regionali del 2011 e del 2012, ma rimasta solo sulla carta. «Qualche giorno fa l’assemblea dei soci dell’Arpa convocata per la nomina del quinto consigliere è andata stranamente deserta per la mancanza del socio di maggioranza, ovvero la Regione Abruzzo - ricordano Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa, Cisal e Ugl Trasporti -. Onde evitare un nuovo flop, oggi sarà lo stesso presidente Chiodi, con la sua presenza istituzionale, a fare in modo che l'operazione vada in porto e che si onorino gli impegni assunti con la casta politica. Ma noi a questo gioco al massacro diciamo basta». Lo grideranno forte l’11 gennaio, quando lo sciopero fermerà il trasporto pubblico in Abruzzo. In quell’occasione i sindacati e i lavoratori del settore chiederanno di istituire subito l'azienda unica regionale. E di abbattere i costi della casta liberando finalmente le aziende pubbliche dalla morsa della politica.
E il ministro premia Chiodi per la riduzione degli sprechi...
PESCARA Il ministro della salute, Renato Balduzzi, ieri a Roma ha consegnato al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il premio di Federsanità Anci «Il coraggio di agire», istituito per riconoscere il merito di chi, amministrando la cosa pubblica, si è distinto per capacità gestionali e attaccamento al benessere comune. La motivazione per Chiodi è stata la seguente: «Per la capacità di riduzione di inefficienze e sprechi garantendo la qualità del servizio sanitario regionale». Si è trattato di una votazione avvenuta per posta elettronica con 220mila contatti. «E' un bel riconoscimento - ha commentato Chiodi - non solo per la mia persona ma per l'Abruzzo intero».