Di Stefano e Febbo guardano a Gasparri, Sospiri alla Meloni
Scissione In fibrillazione la Chiavaroli e Masci. Pagano fedele a Berlusconi
PESCARA Il ritorno in campo di Silvio Berlusconi sta provocando un autentico terremoto nel Pdl. Le violente scosse di assestamento potrebbero tradursi nella nascita di almeno quattro forze politiche nuove di zecca. Sulla scia dell'evoluzione del quadro nazionale, anche la politica abruzzese è in gran fermento. La partita si gioca a doppio filo, con un occhio rivolto alle politiche, ormai imminenti, e un altro alle elezioni regionali, che si terranno pochi mesi dopo. In uscita la componente più numerosa è quella degli ex di Alleanza Nazionale. La corrente Destra protagonista, capitanata da Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa, è pronta a traghettare una folta pattuglia di ex-An abruzzesi fuori dal partito. La nuova formazione dovrebbe chiamarsi Centrodestra nazionale ed è in procinto di incassare le adesioni dell'attuale coordinatore regionale, Fabrizio Di Stefano, dell'assessore regionale Mauro Febbo e di altre figure di primo piano del Pdl abruzzese, a partire da Emilio Nasuti, Alessandra Petri, Emilio Iampieri, Antonio Prospero, Emiliano Di Matteo, Luigi De Fanis e Lorenzo Sospiri. Quest'ultimo, però, guarda con interesse anche agli sviluppi del percorso intrapreso dall'ex ministro Giorgia Meloni, che dopodomani a Roma darà vita alla convention degli «arrabbiati» insieme all'ex sottosegretario Guido Crosetto e al sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo. Si tratta di un fronte molto radicato a livello territoriale, che strizza l'occhio ai più giovani e alle istanze di rinnovamento provenienti dalla base. La Meloni ha nel consigliere comunale di Pescara Vincenzo D'Incecco uno dei principali referenti in Abruzzo. «Sono pronto a seguirla in nuova avventura politica - ammette D'Incecco - a patto che si tenga ferma la rotta, scongiurando una deriva neo-centrista». Alla Meloni guarda con interesse anche l'assessore regionale Paolo Gatti, il quale aveva offerto il proprio sostegno all'ex ministro della Gioventù già in vista delle primarie del Pdl, annullate dopo il ritorno in scena di Berlusconi. Gatti, tuttavia, come molti colleghi di partito, si guarda intorno a 360 gradi. Risale a poche settimane fa l'abboccamento che ha avuto con l'Udc di Casini, in occasione di una manifestazione pubblica tenutasi a Pescara, alla quale hanno preso parte anche Giorgio De Matteis e Nicoletta Verì. L'area cattolica del Pdl, d'altronde, è in gran fermento. Per neutralizzare le sirene di Casini, Fini e Montezemolo, i centristi guidati da Quagliariello e Formigoni sono pronti ad abbandonare la nave: Carlo Masci e Federica Chiavaroli starebbero già pianificando l'uscita, mentre i senatori Paolo Tancredi e Filippo Piccone, entrambi vicini a Quagliariello, appaiono più restii a lasciare il partito. Infine c'è la truppa dei fedelissimi berlusconiani, pronti a seguire l'ex premier nel lancio della nuova Forza Italia versione 2.0. In prima linea, a fianco del cavaliere, c'è il presidente della Regione, Gianni Chiodi, destinato ad un ruolo di primo piano nel Pdl berlusconiano. Con lui anche molti forzisti della prima ora, come Nazario Pagano, Riccardo Chiavaroli, Nicola Argirò, Mauro Di Dalmazio, Luca Ricciuti e Lanfranco Venturoni. L'unico che ha già fatto le valige, per traslocare ne La Destra, è l'assessore regionale Giandonato Morra.