Il servizio degli scuolabus è a rischio. Questa volta non c’entrano i tagli agli enti locali, ma i pessimi rapporti che intercorrono tra il Comune e la ditta appaltatrice, la Fratarcangeli. Un botta e risposta fatto di ricorsi al Tar, documentazione presentata in ritardo, che scatena uno slittamento dei pagamenti e l’inevitabile ripercussione sui dipendenti. Insomma, gli scuolabus rischiano di finire la loro corsa nei garage e questo comporterebbe il caos per le circa 700 famiglie che ne usufruiscono. Ma su questo, l’assessore comunale Piero Romanelli vuole esser prudente. «Proseguire il servizio è un obbligo morale e le nostre priorità sono la sicurezza, la continuità e la difesa dei posti dei lavoro. Ci sono dei problemi con i gestori, ma è importante non creare disagi al cittadino». Tutto ruoterebbe attorno alla documentazione che la ditta appaltatrice dovrebbe presentare. Il problema è tutto nella tempistica, considerato il ritardo della consegna, che comporterebbe uno slittamento del pagamento da parte del Comune e l’impossibilità della ditta di pagare gli stipendi. «Ma, da contratto, le due cose non dipendono l’una dall’altra» chiarisce Romanelli. «Facciamo tutti un passo indietro: solo così il servizio potrà continuare ad essere garantito»