ANCONA Le Marche a un passo dal risolvere l’isolamento infrastrutturale endemico. Durato decenni. Il governatore Spacca l’altro giorno ha parlato di «un momento storico» e non gli si può dar torto. L’arrivo dell’alta velocità su ferro che accorcerà i tempi per Milano, cancellando anni di polemiche sulla mancanza di un volo. La Terza corsia dell’A14 ormai quasi completata. Gli assi di penetrazione verso Roma e il Tirreno alla stretta finale: dalla Ancona-Perugia alla Civitanova-Foligno della Quadrilatero, sino alla Fano-Grosseto. Per non dimenticare i passi avanti fatti dall’aeroporto negli ultimi anni e l’ingresso imminente del magnate Eurnekian.
Insomma, entro un paio d’anni avremo una regione con un passo infrastrutturale degno dell’Europa. Per i treni, a giugno 2013 arriverà Italo: Ancona-Milano in meno di tre ore. Sei volte al giorno. Mancano ancora dei convogli veloci per Roma. In particolare, uno che torni dalla Capitale in serata per permettere ai marchigiani di trascorrerci l’intera giornata per lavoro. L’assessore Viventi sta premendo da mesi per ottenerlo. Per le infrastrutture viarie dei risultati sono già stato ottenuti. Quasi terminata la terza corsia A14, Spacca ha annunciato che entro il 2015 verrà completato il corridoio tra Marche e Umbria, lasciapassare più rapido per Roma e il Tirreno. I lavori sulla strada statale 76 per unire Ancona a Perugia viaggiano con 18 mesi di ritardo, ma hanno cominciato a marciare a dovere dopo la bufera sull’impresa Btp. Il corridoio Civitanova-Foligno, invece, procede a ritmi spediti. Speranze anche per la Fano-Grosseto. Il raggruppamento di imprese (Strabag, Cmc, Astaldi) si è preso l’impegno di presentare il progetto da 2,5 miliardi. C’è poi l’Aeroporto delle Marche. Negli ultimi anni è arrivato a trasportare quasi 700 mila passeggeri e diventato il quinto scalo per trasporto merci. Le destinazioni si sono moltiplicate nonostante il pesante fardello dei debiti pregressi. Ora siamo ad un punto di svolta. Il magnate argentino Eurnekian o un fondo a lui vicino, entrerà con il 40% delle quote. Si attendono maggiori dettagli per un piano di sviluppo che renderà lo scalo sempre più al centro del mondo.