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Pescara, 19/12/2025
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Data: 15/12/2012
Testata giornalistica: La Repubblica
La crisi del tpl (1) - Bus senza gasolio e assicurazione. In strada 42 mezzi Anm su 250. Linee in tilt, la rabbia degli utenti: aggrediti 3 autisti. È allarme tredicesima, dal 21 dicembre si rischia lo stop selvaggio

SCOPPIA il caso Anm. Dal deposito di via Nazionale delle Puglie ieri sono usciti solo 42 autobus su oltre 250 mezzi: 200 vetture sono senza assicurazione, mentre le altre sono rimaste a secco di olio per i motori. Lo stop ha fatto saltare intere linee, in ginocchio anche l'affollatissima R2. Disagi per centinaia di utenti, che hanno sbollito la rabbia su tre autisti. Non solo. In affanno anche i depositi Garittone e Carlo III. Si prevedono disagi anche oggi, mentre dal 21 dicembre si rischia il blocco selvaggio: per quella data i lavoratori Anm dovrebbero percepire la tredicesima, «ma la società ha già prospettato difficoltà nei pagamenti» denunciano i sindacati. Giornata infernale anche alla Sepsa (i dipendenti aspettano lo stipendio di novembre): esasperati da ritardi e soppressioni di treni di Circumflegrea e Cumana, circa cento cittadini hanno bloccato ieri pomeriggio la stazione di Montesanto. Nei depositi Eavbus è arrivato il gasolio che mancava da giorni, ma ieri hanno circolato solo 100 mezzi su circa 500. È slittato infine a data da destinarsi lo sciopero di quattro ore indetto per oggi dai macchinisti Circum, dove comunque salteranno delle corse. Stando ai sindacati, ogni giorno circolano 300 autobus Anm sui circa 620 mezzi presenti nel parco macchine, per assenza di pezzi di ricambio o di copertura assicurativa. Il deposito di via Nazionale delle Puglie serve la zona di Napoli est, il centro e alcuni collegamenti con la provincia. E ieri è andato in tilt per la mancanza di fusti di olio per i motori oltre alla mancata copertura assicurativa. «Il caos è stato totale» spiega Carmine Simeone della Faisa Cisal. Un esempio su tutti: ieri mattina erano disponibili solo due vetture per coprire l'affollatissima linea R2, e alle 11.30 sono rientrate in deposito per un guasto fra la rabbia di decine di cittadini accampati alle fermate. Aggrediti tre autisti: due in servizio sulla linea R2 e uno in via Argine. Per tamponare l'emergenza, i dipendenti nel pomeriggio hanno riprogrammato il servizio: i 42 mezzi disponibili sono stati utilizzati per garantire le linee considerate prioritarie (R2, R5, 151, 191, 170, Of e C40). Quasi del tutto soppresse le linee 193, C94, 173, C99, 116, 156, 157, 158. Se l'emergenza olio non rientra per oggi, si seguirà lo stesso criterio. Un guasto a due vetture della Sepsa ha scatenato invece ieri pomeriggio la rabbia degli utenti di Circumflegrea e Cumana, che hanno occupato i binari della stazione di Montesanto dopo aver aspettato per circa un'ora la partenza dei mezzi. La tensione è salita alle stelle, qualcuno ha cercato di inveire contro i treni fermi. Sono intervenute quindi le forze dell'ordine per riportare la calma. Si prevedono ancora disagi: i lavoratori Sepsa avrebbero dovuto ricevere lo stipendio di novembre mercoledì, ieri l'azienda ha annunciato il pagamento entro il 17.A rischio la tredicesima. Oggi i dipendenti Circum hanno rimandato lo sciopero di quattro ore previsto, per incontrare i vertici dell'azienda e discutere della nuova turnazione prevista, mentre i lavoratori Eavbus saranno ricevuti il 20 in Regione per discutere del futuro della società.

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