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Pescara, 19/12/2025
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Data: 15/12/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Mascia rinvia all’8 gennaio il faccia a faccia con l’Udc. L’Unione di centro bacchetta Serraiocco: «Basta pensare alle poltrone»

Il sindaco: «Il partito adesso pensi a ricucire il proprio strappo interno»

PESCARA Mentre l’Udc tenta di ricucire lo strappo interno (Vincenzo Serraiocco partecipa alle riunioni di giunta, al contrario della collega Giovanna Porcaro che ha seguito l’indicazione del capogruppo Vincenzo Dogali), il sindaco Luigi Albore Mascia allunga i tempi per un faccia a faccia con il partito che negli ultimi tempi ha creato tensioni nella maggioranza. «Ho convocato per il prossimo 8 gennaio 2013 il tavolo politico della maggioranza di centrodestra per affrontare quelle importanti e cruciali tematiche poste qualche giorno fa dal capogruppo dell'Udc Vincenzo Dogali in una lettera accorata di cui ho preso atto e che ho fatto mia per i contenuti e gli obiettivi costruttivi che la stessa ha posto per l'anno che si apre dinanzi a noi. Scopo del tavolo sarà anche quello di sanare quella sorta di strappo che oggi sembra essersi creato all'interno della stessa Udc, ma che siamo certi di poter ricomporre sempre nell'esclusivo interesse di perseguire il bene della città . Sono certo che questo periodo di pausa consentirà alla stessa Udc di ottimizzare gli equilibri al proprio interno». Intanto, in una nota, la segreteria provinciale Udc di Pescara – Antonello De Vico e Nico Liberati - e comunale (Enzo Di Vittorio), ha replicato a Serraiocco che non ha accettato l’invito per lettera di Dogali di tirarsi fuori dalla giunta: «L'Udc a Pescara ha già stretto i ranghi con tutti coloro, liberi e forti, intendano testimoniare alla città l’impegno continuato, affinché il bene generale prevalga su qualunque altro interesse, anche di schieramento. Il gruppo consiliare dell' Udc al completo, unitamente al partito provinciale nel ratificare la linea politica del capogruppo Dogali, non ha ignorato i fenomeni di degrado della politica consistenti nell’accentuato personalismo e talvolta nell’eccessivo autoritarismo tutt’oggi in atto in questa maggioranza. Siamo per la politica resa al servizio dei cittadini, e non ammettiamo il viceversa. Per noi la libertà individuale costituisce un vincolo democraticamente insuperabile, così come la difesa della famiglia e l’impegno intrapreso con i cittadini per una politica economica responsabile che tenga conto delle esigenze delle famiglie che stanno pagando il prezzo più elevato di tale difficilissima crisi strutturale. Pur rispettando chi in questa delicata fase politica per la città di Pescara per vario titolo e interesse ritiene opportuno distinguersi dal partito dell’Unione di centro, chiediamo serenamente di prendere atto di tanta e tale distanza, senza falsi pudori ma finalmente con coraggio: non è più tempo di pensare alle poltrone».

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