FRANCAVILLA Centrodestra nazionale resta dunque allo start, ma intanto agli ex di An andava detto di tenersi pronti: «Non solo agli ex An - spiega ancora Di Stefano -. Domenica a Roma ci saranno altre iniziative, quella di Cicchitto, Alemanno, Sacconi, Lupi, Quagliarello e poi quella di Crosetto. Noi vorremmo che il Pdl non si divida, ma se dovesse accadere, con la legge elettorale che ci troviamo, non possiamo escludere che il partito promosso da La Russa diventi una realtà».
Non è stato il giorno delle decisioni definitive, perché dell'oggi non vi è più certezza in casa del Pdl, ma il senatore Fabrizio Di Stefano, vice coordinatore regionale del partito ha sentito il bisogno di parlare ai suoi per dire di tenersi pronti. Ex An tutti a raccolta ieri all'hotel Villa Maria di Francavilla per ribadire che qualunque cosa accada serve un contenitore che non disperda i valori tradizionali della destra. Un movimento già messo in cantiere da Ignazio La Russa e battezzato con il nome di Centrodestra nazionale nel corso di questa settimana. Si aspetta solo di capire cosa accadrà attorno alla strana coppia Monti-Berlusconi per entrare in azione. Ma sembra proprio che ormai sia una questione di ore. Di Stefano proprio nei giorni scorsi era stato a Roma per mettere a punto gli ultimi dettagli con i dirigenti nazionali di Centrodestra nazionale.
Hanno comunque risposto in tanti, più di un centinaio, all'appuntamento di Francavilla al Mare: amministratori di Comuni e Province, assessori e consiglieri regionali provenienti da tutto l'Abruzzo. «Molti dirigenti volevano capire cosa sta accadendo - ha spiegato Di Stefano - in un momento difficile per il partito. Lo scopo dell'incontro era soprattutto questo, anche per evitare allarmi che arrivano dalle notizie frammentarie apparse sui giornali». Dunque informare, ma anche tenere i motori accesi perchè i tempi delle elezioni saranno stretti.
Del resto è piuttosto nutrita la pattuglia degli ex di Alleanza nazionale dispersi in Regione tra i banchi dell'Emiciclo e della Giunta Chiodi. Anche Lorenzo Sospiri, promotore dell'iniziativa di ieri assieme a Di Stefano, resta però in una posizione di attesa: «Abbiamo chiamato gli amministratori e gli eletti di area An soprattutto per dare loro delle informazioni in un momento segnato dall'incertezza. Personalmente ho detto loro di restare concentrati sull'attività amministrativa dei propri Comuni. Oggi il partito c'è ancora e la mossa di Monti spiazza tutti: si può ancora ricomporre un quadro che va dai moderati di Casini e Montezemolo al Pdl».
L’APPELLO DI GIULIANTE
Un po' quello che pensano anche Gianfranco Giuliante, Riccardo Chiavaroli e Alfonso Magliocco che affidano il loro appello alla ricomposizione del centrodestra ad una nota congiunta: «Nella fase convulsa che stiamo vivendo, mantenersi lucidi diventa essenziale. Un Pdl rinnovato, con un simbolo che raccordi passato, presente e futuro riuscirà ancora a stupire quanti, a sinistra, hanno pensato di replicare una gioiosa macchina da guerra».