Già a partire da domani potrebbero esserci delle novità: la diffida firmata nei giorni scorsi dal sindaco e dal sistema produttivo sembra aver scalfito la cortina dell’Inps. La direzione regionale, su input di quella locale, ha raccolto l’allarme delle imprese: non è escluso uno slittamento dei termini della circolare sulla restituzione dei contributi che tante polemiche ha sollevato. Nel frattempo, però, è scattata una vera e propria rivoluzione contro l’ipotesi di un emendamento alla legge di Stabilità che potrebbe annullare l’efficacia delle circolari Inps e Inail qualora le imprese attestino il nesso di causalità tra i danni subiti e il sisma e l’ammontare complessivo degli aiuti già ricevuti. Modalità che non hanno convinto le associazioni che già domani, in conferenza stampa, ufficializzeranno il loro «no». Nel mirino il riferimento al de minimis (oltre i 200 mila euro di sgravi di qualunque genere non si avrebbe più diritto a sconti) e la complessità del meccanismo per provare il nesso col sisma. Addirittura il ministro Fornero avrebbe condizionato la proroga della scadenza delle circolari all’approvazione dell’emendamento. Altro punto su cui il sistema produttivo opporrà veementi resistenze già a partire da domani.
LA SCADENZA
Nel frattempo, però, come si diceva, qualche novità potrebbe arrivare dall’Inps. Lo lascia intendere la direttrice provinciale Magda Micheli. «Abbiamo rappresentato le difficoltà del territorio agli organi centrali - ha detto - ed è in corso una valutazione che potrebbe portare anche a uno slittamento dei termini». L’Inps, fa capire la Micheli, in ogni caso adotterà per ora una linea morbida nell’azione di controllo. Dal 16, infatti, dovrebbe partire l’operazione di riscossione nei confronti di tutti i soggetti che non avranno presentato la dichiarazione nella quale si attesta che le agevolazioni ricevute nel triennio rientrano nel de minimis (fino a 200 mila euro). A questo punto chi non avrà superato tale soglia potrà beneficiare dell’abbattimento del 60 per cento previsto dalla legge, gli altri dovranno versare per intero, in 120 rate. Chi non presenterà la dichiarazione sarà considerato non in regola. L’Inps, ovviamente, non considererà quello del 16 come un termine perentorio. Fino a fine anno ci sarà una certa tolleranza, anche nell’attesa di eventuali sviluppi.
Su un punto, però, la Micheli è chiara. Ovvero sull’accusa che l’istituto, insieme all’Inail, abbia disatteso una legge statale, quella che sancisce l’abbattimento del 60 per cento della restituzione dei tributi non versati dopo il terremoto. «La circolare non contraddice nulla, applica la legge inquadrandola nel contesto delle norme europee».