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Pescara, 19/12/2025
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Data: 16/12/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto (Abruzzo) - «Monti premier e Chiodi resti ancora governatore». Centrodestra e centrosinistra si riorganizzano e cercano nuovi candidati in preparazione delle elezioni parlamentari

PESCARA Senatore Piccone, si ricandiderà al Parlamento? L’intenzione è di capire come si comporrà il quadro politico alle prossime elezioni. Se la prospettiva è quella di un quadro politico di un certo tipo, sarei intenzionato a candidarmi. Quale quadro? Un quadro politico veramente alternativo a Bersani. Altrimenti, non mi interessa un gioco al ribasso al solo fine di tenere un seggio a Roma. E’ d’accordo con il progetto di Berlusconi di favorire la nascita di un partito in cui far confluire gli ex di Alleanza nazionale, distinto da ma alleato con il Pdl? Il quadro dei valori del centrodestra è abbastanza ampio, e un centrodestra moderno deve dare rappresentanza anche a queste componenti. Io personalmente mi auguro che noi con il Pdl possiamo andare uniti insieme al popolo del centrodestra per una stagione alternativa alla sinistra di Bersani, se non altro per salvare quel bipartitismo che abbiamo lavorato a rafforzare e che resta la vera novità politica degli ultimi anni. Lei è favorevole a Monti candidato premier del centrodestra? Senza dubbio. Il ragionamento di Berlusconi è molto chiaro. A fronte di un uomo come Monti che potrebbe aggregare tutti, noi ci stiamo, con un Pdl compatto. Altrimenti ognuno marcerà per conto proprio. E’ favorevole a una candidatura di Chiodi al Parlamenento? Io rispetterei qualsiasi decisione Chiodi dovesse prendere, ma credo che non sarebbe ortodosso far finire la legislatura regionale prima del tempo. Lui sta lavorando molto bene e le cifre parlano per lui. E’ giusto, quindi, che Gianni rimanga al suo posto, che è quello in cui gli abruzzesi , con il loro voto, lo hanno posto. D’altronde i dati relativi al nostro partito a livello regionale dicono che abbiamo 6-7 punti percentuali di consenso al di sopra della media nazionale. Il merito è un po’ di tutti ma soprattutto è di Chiodi. E’ favorevole a un ricambio del gruppo dei parlamentari abruzzesi del Pdl? Il qualunquismo non mi appartiene. La classe parlamentare abruzzese, secondo me, si divide fra chi ha lavorato nell’interesse della regione e chi , invece, è stato sempre latitante in questo campo. Quello che mi auguro, quindi, è una rigenerazione con l’innesto di personalità che possano dare un contributo utile. Avete già trovato queste forze nuove? Ci stiamo lavorando. Da dove dovrebbero provenire? Il quadro è quello della società civile. Il contributo deve venire da tutti noi. Tutto dipende, però, da come si configurerà questo centrodestra. Se, dopo l’approvazione della legge di stabilità, Monti manifesterà una volontà di candidarsi, tutto scaturirà da quella decisione. Io spero che lo faccia. Fino a quel momento noi siamo col Pdl non diviso e il nostro leader è Berlusconi. Se Monti dovesse scendere in campo, Berlusconi farebbe un passo indietro. Lei avrebbe fatto le primarie nel Pdl? Sì, le avrei fatte. Non solo per la scelta del premier ma anche perché ci avrebbero avvicinato alla nostra base elettorale. Sarebbe stato un fatto importante per coinvolgere militanti e sostenitori.

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