Il TAR del Molise ancora una volta ha rinunciato ad assumere una decisione sul ricorso proposto dalla ditta Seac, contro il bando della Regione per la scelta del gestore unico dei trasporti.
Così in una nota, l’assessore ai trasporti della Regione Molise, Luigi Velardi.
“A distanza di circa tre mesi dalla presentazione del ricorso – ha detto Velardi – non si capisce, per quanti umani sforzi di logica giuridica si facciano, le ragioni che spingono a dilazionare sempre più la sentenza finale”.
“Questo avviene ad onta delle pressanti e accorate richieste dell’Avvocatura dello Stato, che ha in memoria e con la documentazione, non solo ben argomentato la difesa, ma ammonito che ogni ulteriore perdita di tempo produce danni alle finanze della Regione. In prima battuta basti ricordare l’enorme differenza fra il costo di gara e l’attuale spesa ( circa 25 centesimi in più a Km, per un totale di 2.850.000 euro e per altri euro 1.440.000 per altre percorrenze), senza contare i servizi aggiuntivi che sono stati richiesti in gara e che avrebbero colmato i tagli effettuati per imposizione della legge finanziaria”.
“Lo stiamo dicendo da tempo, – ha aggiunto Velardi – in particolare ai Sindacati, che solo l’aggiudicazione della gara avrebbe potuto garantire la salvaguardia integrale della occupazione del settore. Minori costi e il mantenimento delle percorrenze chilometriche possono evitare quei licenziamenti che oggi si minacciano. Voglio solo ricordare che il taglio del 33 per cento dei servizi è stato fatto da due anni e siamo riusciti in qualche modo ad evitare i licenziamenti e a non far soffrire l’utenza e, soprattutto, a non aumentare il costo del biglietto. Ma ogni ulteriore dilazione dei tempi non consentirà più alla Regione di evitare quei danni che tutti da tempo conosciamo e temiamo. Lo Stato ha tagliato consistenti fette di finanziamento e, soprattutto, ha accumulato grossi ritardi nel trasferimento delle risorse. Se a questa situazione di incontestabile difficoltà si aggiungono le diverse azioni di impedimento al corretto e normale svolgimento della gara, messe in piedi da un cartello trasversale accomunato da reciproci interessi, magari tollerato con benevolenza anche da chi dovrebbe avere a cuore prima di tutti gli interessi pubblici, allora la conseguenza è una sola: lo sfascio generale di un settore strategico della vita sociale e dell’economia del nostro territorio. Questo dovrebbe preoccupare tutti, a prescindere dall’appartenenza politica. Perché, di questo sono convinto, la futura gestione del settore trasporti sarà un amaro viatico per il prossimo assessore. Al collega Petraroia, e ad altri, che chiedono come mai la gara non venga aggiudicata e ne sollecitano, preoccupati, la conclusione, posso solo rispondere che, dal 16 novembre 2011 data di pubblicazione ad oggi, solo cinque mesi sono stati assorbiti dalla procedura del Codice Appalti,mentre i restanti mesi sono stati immolati all’altare dei ricorsi e dei tempi della giustizia, dei quali peraltro non si scorge all’orizzonte alcun segnale di fumo per la conclusione”.
“E’ evidente – ha concluso l’assessore – che ogni decisione di merito avrebbe aiutato la Struttura della Regione che cura la gara, ponendola nella condizione di apportare i correttivi necessari per proseguire nella procedura. La non decisione crea un clima di incertezza che si traduce in sostanziale blocco della gara e in un fortissimo impedimento all’attuazione di una riforma essenziale per il futuro dei trasporti”.