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Pescara, 19/12/2025
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Data: 17/12/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Gran Sasso ancora chiuso De Matteis: via Cialente

Il capo dell’opposizione: il responsabile della nomina di Comola è solo lui Operatori commerciali infuriati: in due anni il Comune non ha fatto nulla

L’AQUILA La mancata riapertura della stagione turistica sul Gran Sasso sta scatenando polemiche a ripetizione da parte di forze politiche e operatori commerciali ma a fronte di tanto clamore non si vede la via di uscita. Il capo dell’opposizione in Comune, Giorgio De Matteis prende spunto dal grave problema per chiedere le dimissioni del sindaco Massimo Cialente. «Dopo avere annunciato l’apertura della stazione sciistica a più riprese», dice, «oggi ci troviamo con gli impianti chiusi, gli operatori turistici che contano i danni economici che stanno subendo dalle disdette e dalle mancate prenotazioni e coloro che avevano acquistato la tessera sono in attesa di poterla usare.Cialente accusa tutti: albergatori, operatori e operai. E solo nelle ultime ore tuona contro il presidente Comola il quale neanche se lo fila e non si dimette. Della nomina di Comola è l’unico responsabile e una persona di responsabilità si dovrebbe dimettere». Anche Pasquale Corriere, ex consigliere comunale decano, è fortemente critico con il Comune per quello che è successo, ma si rammarica anche per altri aspetti. «Si parla tanto di turismo», dice, «ma il Gran Sasso è bloccato. Inoltre accuso la Provincia visto che è stata chiusa inspiegabilmente la strada per il santuario intitolato a Giovanni Paolo II; ieri alcune auto che erano dirette lì, approfittando della bella giornata, ma i fedeli hanno dovuto fare marcia indietro». Gli operatori commerciali, riuniti nell’associazione «Gran Sasso 360», hanno organizzato per oggi una conferenza stampa. «In due anni», si legge in una nota, «non è stato fatto nulla di concreto dall’amministrazione comunale ma la situazione è andata via via peggiorando. Per quale motivo i cittadini dovrebbero accettare ancora promesse e depistaggi sulle responsabilità di tutto ciò?» Intanto le maestranze del Centro turistico, in una nora inviata a Comola e per conoscenza al ministro Fabrizio Barca e al capo dell’ufficio speciale per la ricostruzione, Paolo Aielli, chiedono che venga rinviata l’assemblea dei soci del Centro turistico del Gran Sasso «pregandola», si legge nella nota a Comola, «di non far assumere alcuna decisione sulla gestione per non aggravare la situazione».

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