L’AQUILA. I contributi Inps e Inail si pagheranno per intero dal 31 gennaio. Piccola boccata d’ossigeno per aziende e partite Iva del cratere. I termini contenuti nella circolare con cui Inps e Inail imponevano la restituzione per intero dei contributi sospesi dopo il terremoto sono stati, infatti, prorogati fino al 31 gennaio prossimo (la ripresa delle restituzione sarebbe dovuta iniziare ieri) sorpassando, in maniera del tutto bizzarra visto che una circolare non può superare una norma dello Stato nella gerarchia delle fonti legislative, la cosiddetta legge «Letta», con cui veniva sancito il pagamento in dieci anni con abbattimento al 40 per cento. Una norma messa a repentaglio da un emendamento in Commissione bilancio al Senato, ma sul quale i relatori della legge di stabilità, gli abruzzesi Giovanni Legnini (Pd) e Paolo Tancredi (Pdl) avevano già espresso forte contrarietà. «A prescindere da come andrà a finire la vicenda sull'emendamento - ha spiegato il parlamentare Pd Giovanni Lolli - bisogna far capire che la nostra resistenza a ogni provvedimento che possa mettere a repentaglio la sopravvivenza di un territorio sarà fortissima». Sulla vicenda dell’emendamento, inoltre, si registra la presa di posizione del consigliere regionale Pdl Luca Ricciuti: «L'emendamento sulla restituzione delle tasse? Il regalo di Natale agli aquilani del compagno Cialente e del compagno Barca - afferma -. Tutti i parlamentari devono impegnarsi per bloccare questa proposta, che rappresenta un modo acritico di assecondare le follie dei burocrati di Bruxelles. Prima ci hanno provato con una circolare che pretendeva di cambiare una legge vigente, ora tornano alla carica». Nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno preso parte anche rappresentanti di associazioni datoriali e sindacati, è stato chiarito che, a seguito di incontri tra esponenti del Governo e dei ministeri interessati e rappresentanti di Bruxelles, la Commissione europea ha chiesto chiarimenti sui benefici fiscali concessi non solo ai terremotati abruzzesi, ma a tutte le popolazioni colpite da calamità naturali (11 regioni in tutto, tra cui Umbria e Marche, Molise ed Emilia). Incontri a seguito dei quali è stata formulata una nota in cui è specificato che entro il 30 gennaio aziende e titolari di partite Iva che hanno beneficiato di sgravi contributivi dovranno presentare una dichiarazione, corredata dalla perizia di un professionista, che attesti la tipologia dei danni subiti e la loro quantificazione, gli eventuali aiuti ricevuti da altre fonti per il risarcimento dei danni e l’ammontare complessivo degli aiuti percepiti. Come ha spiegato il sindaco Cialente «il termine del 31 gennaio ci consente di lavorare affinché il governo, benché dimissionario, continui a monitorare questa vicenda e mantenga i rapporti con l’Unione europea. Fino a che non ci sarà una procedura ufficiale di infrazione vale la legge vigente». Per il segretario generale della Cgil della provincia aquilana, Umberto Trasatti, «i lavoratori a cui sono state effettuate le trattenute in busta paga per i contributi post sisma devono riaverle indietro. Avevamo già inviato una diffida alle aziende su questo argomento», mentre per il presidente della Camera di Commercio, Lorenzo Santilli, «della vicenda deve interessarsi la conferenza permanente Stato-Regioni».