Sospiri vuole subito la verifica di maggioranza «per chiudere la questione»
Udc fuori dalla Giunta e dalla maggioranza, anche se questo secondo passo non è stato ufficializzato in aula dal capogruppo Vincenzo Dogali, e "scomunica" Serraiocco che non ci sta e si ribella. Il Consiglio comunale ha tenuto fede alle promesse, dopo tante sedute alla camomilla c’è stato di che riscaldarsi fra un colpo di scena e l’altro. L’Unione di centro aveva di fatto aperto la crisi una settimana con l’annuncio del ritiro dei suoi due assessori anticipata al sindaco con una lettera aperta, ieri c’è stata la ratifica di una decisione che era nell’aria e che è stata ampiamente benedetta dalla direzione nazionale del partito. A differenza di quanto era accaduto a Montesilvano per la Giunta Cordoma (anche quella di centrodestra), nel caso di Mascia l’Udc non avuto remore nel decretare il pollice verso e dare l’ok agli organismi locali per far saltare il banco a Pescara. Poi è chiaro che ci sono anche motivazioni di natura amministrativa, come le ripetute critiche «sulla politica economica e tributaria del Comune troppo lontana dalla realtà dei cittadini. - ha aggiunto Dogali - Lo diciamo da due anni, ma non siamo mai stati ascoltati, a questo punto dovevamo trarre le conseguenze». L’Udc, insomma, "vota" la sfiducia a Mascia, ma prima dà l’ostracismo a Vincenzo Serraiocco, l’assessore di cui i centristi avevano chiesto la revoca e che era stato reintegrato dal sindaco. «Il suo comportamento - argomenta ancora il capogruppo - va contro la linea data dal partito: dopo che avevamo comunicato l’uscita della nostra delegazione, venerdì è tornato nuovamente in Giunta a votare i provvedimenti, pertanto Serraiocco non rappresenta più l’Udc in seno alla Giunta, se ci tornerà lo farà come rappresentante del sindaco». Decisione che Serraiocco non accetta: «Io sono andato in Giunta - spiega - per votare il piano triennale delle opere pubbliche, già approvato e condiviso da tutto l’Udc, non per votare qualche provvedimento nuovo di zecca. E poi perché la stessa linea adottata nei miei confronti non vale per la Porcaro che ieri ha fatto pure una conferenza stampa: l’ha fatta a titolo personale o come esponente di Giunta?». Fatta la mossa, Dogali e tutti i consiglieri dell’Unione di centro (De Camillis, Di Biase, Di Noi e Salvati) hanno lasciato l’aula. «Ci torneremo - ha ammonito Dogali - solo dopo la verifica di maggioranza e col sindaco». Che Mascia vuole fare dopo l’8 gennaio, mentre Lorenzo Sospiri preferisce tenerla subito: «E’ meglio chiudere prima possibile la questione - ha motivato il consigliere regionale del Pdl - e non trascinarla a lungo, sarebbe troppo logorante per la vita stessa dell’Amministrazione comunale, personalmente ho in programma già per mercoledì una riunione per assumere decisioni in tal senso». Sospiri e Mascia, quindi, viaggiano su due velocità diverse, mentre Dogali ribadisce icasticamente la prola d’ordine: «L’Udc non chiude, non apre, ma aspetta».