ROMA In attesa di Air France, che sta corteggiando con insistenza gli azionisti Alitalia, l’ad Andrea Ragnetti cerca di tenere la rotta, dribblando le pressioni dei soci. Conferma quindi i target per il 2013, che «sarà un anno complicato», e ammette che il duello con il treno sta diventando sempre più difficile e rischia di diventare insostenibile quando, sulla tratta Roma-Milano, la percorrenza sarà sotto le due ore e mezzo. Ora - spiega parlando a margine del volo celebrativo per l’addio all’MD80 - siamo in grado di gestirla, ma nel giro di 4-5 anni non sarà facile reggere alla concorrenza dell’Alta velocità. Ieri l’MD80 Alitalia si è alzato in volo per l’ultima volta nei cieli italiani: «Celebriamo la nostra storia, il nostro passato e in questo modo ci prepariamo al nostro futuro», ha detto Ragnetti. «Abbiamo investito quasi 3 miliardi di dollari per il rinnovamento dei vettori: l’operazione è sostanzialmente conclusa, a gennaio a sarà completamente riconfigurata risultando la più giovane d'Europa».