Iscriviti OnLine
 

Pescara, 19/12/2025
Visitatore n. 750.353



Data: 18/12/2012
Testata giornalistica: Il Messaggero
Maroni: mai con Berlusconi candidato. Vertice senza accordo ad Arcore. Il Cavaliere torna in tv: nuovo appello al «voto utile»: scegliete solo i partiti maggiori

Il leader azzurro promette rinnovamento delle liste
«L’80% dei nostri parlamentari saranno nomi nuovi»

ROMA «Gli italiani non devono più votare con un voto frazionato, ma votare per i due partiti più grandi». Torna in tv, Silvio Berlusconi, e lancia un nuovo appello agli elettori dagli schermi di Quinta Colonna, trasmissione che va in onda su Rete4. La voglia di concentrare la competizione elettorale in una sfida a due tra lui e Bersani, spinge Berlusconi a rilanciare l’invito al voto utile e stavolta lo spiega con la necessità di cambiare la Costituzione «dando al premier poteri che ora non ha». Per fare questo, aggiunge, «bisogna che gli italiani non votino con voto frazionato ma devono concentrarsi su due partiti maggiori».
La campagna elettorale per il Cavaliere è già cominciata e con essa le promesse. A cominciare dall’abolizione dell’Imu fatta il giorno prima dagli schermi di Canale 5. Stavolta però l’ex premier la completa con l’indicazione delle risorse. L’Imu, sostiene, «è assolutamente possibile abolirla. Noi lo mettiamo al primo punto del programma ed abbiamo già pronto un progetto di legge con quattro misure che compensano i Comuni dei soldi che non prendono con l'Imu. Lo Stato li compenserà eliminando gli sprechi e mettendo delle piccolissime maggiorazioni su alcuni prodotti come gli alcolici». Alleggerire la pressione fiscale resta il primo punto del Berlusconi-candidato secondo il quale «gli aumenti medi di spese per famiglia sono di 2.500 euro pari a due mensilità di operai». Secondo Berlusconi, che nel pomeriggio ha messo a punto il suo intervento con Paolo Bonaiuti, «la situazione molto grave a cui si è arrivati dipende dalle regole di austerity imposte dall'Europa dove la Germania ha avuto un ruolo egemone, non solidale ma egoista». «La storia dello spread - torna a sostenere Berlusconi - è stata usata come un imbroglio politico-mediatico. Si tratta di una congiura politico-finanziaria che prima o poi dovrà essere spiegata e chiarita. Deriva tutto da li». Comunque sia, anche ieri sera, il Cavaliere ha trovato il modo per chiedere «scusa» ai propri elettori «dicendogli che volevo modernizzare il Paese, io ero in buona fede ma nessuno al mio posto avrebbe potuto fare quello che io non ho fatto. O si cambia o l'Italia resterà indietro». L’intesa con la Lega non è ancora del tutto chiusa malgrado gli incontri ad Arcore e come confermano le parole di Maroni che in serata ripete il suo «no a Monti e a Berlusconi premier», ma il Cavaliere indica già non solo il programma, ma anche i criteri di scelta dei candidati: «Il 50% dei nostri candidati saranno scelti tra persone che non hanno mai fatto politica e che sono protagoniste del mondo del lavoro e dell'impresa, poi un 25-30% verrà dal mondo della cultura e dell'arte». In sostanza una sorta di de profundis per quasi tutti gli uscenti che non solo non potranno contare sul premio di maggioranza che il centrodestra incassò nel 2008, ma dovranno fare i conti anche con la tagliola del rinnovamento che Berlusconi impone a tutti tranne, ovviamente, a se stesso. Non solo, per rispondere all’antipolitica, il Cavaliere annuncia che sta preparando «un Patto dei parlamentari» attraverso il quale «si impegneranno solennemente a non restare in carica per più di due legislature», «a votare il dimezzamento degli emolumenti per i parlamentari e ad approvare la riforma della Costituzione prevedendo la riduzione della metà del numero di parlamentari».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it