Ex An divisi, Gasparri non aderisce. Pressing su Meloni e Crosetto Lo strappo in accordo con il Cavaliere. In vista intese elettorali anti-sinistra
IL CASO
ROMA Il nome non sarà Centrodestra nazionale. Ma gli ex An, che fanno capo a Ignazio La Russa, si preparano a dar vita alla nuova formazione di centrodestra. «Dove convergeranno non solo ex aennini», assicura l’ex ministro della Difesa che, comunque, prima di annunciare il varo della sua creatura, ieri mattina è volato ad Arcore da Berlusconi. La strategia, dunque, è stata coordinata con il fondatore del Pdl, che ha raccomandato di recuperare anche gli scontenti capitanati da Giorgia Meloni, Rampelli e Crosetto. L’assemblea dei Senza paura organizzata all’Auditorium della Conciliazione, alla quale hanno partecipato cinquemila militanti, ha infatti molto colpito l’ex premier. Di qui il consiglio di coinvolgere i nostalgici delle primarie nella lista che dovrà muoversi in sintonia con il Pdl o con il nuovo soggetto che dovrà sostituirlo, ma in chiave anti Monti. Cosa che potrà tornare utile se il Professore, come ormai certo, non raccoglierà l’appello di Berlusconi.
LA DESTRA
E La Russa passa il pomeriggio al telefono per convincere quanti minacciano di sbandare a destra, magari con Francesco Storace. Poi, in serata, il rito dell’annuncio, consumato, come sempre, nel salotto di Bruno Vespa. «Siamo pronti al varo di una lista in appoggio al Pdl- dichiara- ma attendiamo ancora qualche ora perchè il un movimento parallelo degli amici Meloni, Crosetto, Rampelli, Cossiga, ha bisogno ancora di un po’ di tempo per poter insieme a noi dare vita a un’area autonoma che non sarà composta solo da ex An».
La battagliera ex ministro della Gioventù, infatti, oggi vedrà Berlusconi insieme a Crosetto. E solo dopo il colloquio decideranno se abbandonare la casa madre. Ma intanto, i forzisti Giuseppe Moles e Deborah Bergamini, pur apprezzando «la grande voglia di partecipazione dei militanti che fanno capo a Meloni e Crosetto», prendono le distanze «dalla tentazione di liquidare in un lampo 18 anni di storia del centrodestra, costruito e rappresentato contro tutto e tutti, da Berlusconi».
E anche l’ex sottosegretario aennino Alfredo Mantovano precisa di «aver solo portato un saluto ai Senza paura perchè deluso dalla mancata convocazione delle primarie», ma conferma di sentirsi più affine a quei pidiellini che sostengono Monti premier «la cui candidatura cambierebbe tutto».
LA CONTA
Al momento, dunque, non è chiaro quanti e quali pidiellini potranno aderire alla nuova formazione di centrodestra. Si sa però che all’impresa non parteciperà il capogruppo dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, che finora ha sempre condiviso le scelte politiche di La Russa.
«Ho sempre sostenuto le ragioni dell'unità del centrodestra, che spero possano ancora vincere- spiega- ho considerato e considero strategica la fondazione del Popolo della libertà. Una scelta non transitoria perchè il Pdl rappresenta l'approdo del cammino compiuto dalla destra, per contribuire a fare della nostra una nazione moderna.
Ed è questo cammino che intendo continuare a percorrere, anche se rispetto il dibattito in corso e le importanti e difficili scelte che ciascuno deve compiere».