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Pescara, 19/12/2025
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Data: 18/12/2012
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scuola, concorsone per 320 mila prof promosso solo un candidato su tre. Risultati migliori al Centro-Nord. Molti esclusi già preparano il ricorso. (Guarda i risultati)

ROMA E’ passato solo uno su tre, il 33,6%. I primi dati del maxi-concorso per aspiranti docenti (oggi si svolge la seconda giornata con altri quattro gruppi in altrettante fasce d’orario) hanno ottenuto l’effetto che il ministero dell’Istruzione si proponeva: scremare la grande massa dei candidati in vista delle due prove successive. Anche se la prima selezione, inaspettata in queste proporzioni, è stata al momento di entrare in aula. Uno su cinque tra gli iscritti non si è presentato. Un numero che non è stato certo compensato dalle centinaia di candidati che hanno vinto il ricorso ai vari tribunali amministrativi regionali, e che si sono aggiunti alle iscrizioni ammesse dal ministero, 321.210 in totale: l’80% sono donne, l’età media è di 38,4 anni. I rientrati dalle porte del Tar sono i professori di ruolo e i laureati negli ultimi dieci anni, che non erano contemplati nel bando. Ieri i partecipanti sono stati 136.289 e gli ammessi 45.787.
IN TEMPO REALE
La prova per test (50 quiz, 50 minuti di tempo, 35 le risposte esatte minime necessarie per “passare il turno”) ha impegnato 2.520 aule nelle scuole di tutta Italia. Una delle novità è stata che i candidati hanno saputo in tempo reale l’esito della prova. Se vorranno rivedersi il proprio test, dall’8 gennaio prossimo sarà disponibile accedervi online. Al ministero, a giornata conclusa, c’è soddisfazione. «Le sessioni si sono svolte regolarmente» dicono a viale Trastevere. Piccoli incidenti e contrattempi (come il black out all’Istituto Mantoné di Pescara) e qualche nervo scoperto: un candidato ha preso a calci il pc, cedendo alla tensione. Ma dal Cineca, il consorzio che ha curato la gestione informatica del concorso, rassicurano: «Gli è stato subito dato un altro computer».
LE REGIONI
Le regioni che hanno fatto bella figura, con oltre il 40% dei candidati promossi, sono la Toscana (la più “secchiona”, il 44,6% degli ammessi) il Piemonte, la Liguria, la Lombardia. Maglia nera al Molise con il 20,7% e male anche Calabria e Basilicata. La statistica a livello nazionale è in linea con le previsioni del ministero: anche al concorso per dirigenti il primo step a base di quiz aveva lasciato sul campo circa un terzo dei candidati. Al pronti-via di ieri mattina, il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha salutato i candidati con un «in bocca al lupo», suggerendo di affrontare la prova con serenità. A conclusione della giornata, il ministro è trionfante e parla di «rilevante risultato» Anche se già si annunciano i primi ricorsi. L’Anief, associazione professionale e sindacale dei docenti, ha promesso di assistere i “bocciati” in un eventuale ricorso perché la soglia minima delle 35 risposte esatte è un numero troppo elevato.
L’intenzione ora è di replicare il concorso, che è il primo dopo 13 anni, già nel 2013. Al ministero hanno preparato una bozza del nuovo bando, ma i sindacati sono preoccupati, in particolare perché il testo sembra prevedere che il mancato superamento di una procedura concorsuale costringerà ad aspettare due anni per riprovarci se si ambisce allo stesso posto. E poi perché la domanda si potrà fare in una sola regione.

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