Oggi pomeriggio la maggioranza che guida Palazzo Civico si riunisce per decidere cosa fare della vendita di Gtt: accettare i 70 milioni di Trenitalia oppure andare avanti con tutte le altre cessioni che garantirebbero il rispetto del Patto di stabilità Mettiamola così. Al sindaco Fassino - e non solo a lui, per la verità non va giù di svendere il 49% di Gtt che non è solo un'azienda di trasporto pubblico ma anche un pezzo di storia della città. Insomma, uno scatto d'orgoglio di fronte all'eventualità di incassare appena 70 milioni a fronte di una stima di 112,8 milioni. Obiettivo raggiunto Orgoglio? Bella roba, ma come la mettiamo con il Patto di stabilità, la spending review e quant'altro da Monti in giù è piombato sulle malconce casse di Palazzo Civico? La realtà è che in Comune, fatti due conti, sarebbero arrivati alla convinzione che la missione di non sforare nuovamente il Patto sarebbe a un passo dal successo. Sommando i milioni in arrivo dalla vendita di inceneritore, aeroporto e da tutte le varianti urbanistiche (dalla Continassa all'ex hotel Ligure) e cartolarizzazioni a manetta, si arriverebbe, giusti giusti, attorno a quei 200 e rotti milioni diventato l'ultimo traguardo per la salvezza e l'onore di Torino. L'assessore Passoni Chiedere conferme all'assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, è come rivolgersi alla Sibilla Cumana. Passoni, va da sè, non usa le foglie di palma per comunicare in esametri i suoi vaticini, però ci va vicino, convinto com'è che qualsiasi parola di troppo possa in qualche modo far crollare il castello eretto in Comune per arrivare al punto. Conoscendo i suoi polli, cioè i partiti e i consiglieri che siedono in Sala Rossa, ha fatto proprio, lui che assomiglia a un gentleman inglese, il motto levantino: «Dare soldi, vedere cammello». Dove i «soldi» sono la montagna di delibere da approvare in quest'ultimo scorcio del 2012 mentre il «cammello» è la cifra esatta da raggiungere per scongiurare la multa che ci piomberebbe fra capo e collo da Roma - pari al 100% dello sforamento del patto di stabilità - impedendoci la prossima primavera di approvare il bilancio previsionale del 2013 e aprendo la strada all'arrivo del commissario. Una strategia, quella di Passoni, che ha messo alla frusta un po' tutti, dalla macchina amministrativa a quella politica, obbligando e spingendo a tagli e risparmi che altrimenti ci saremmo sognati. Il Pd arrabbiato Strategia che gli sta creando più di un nemico e che quando tutto sarà finito già fa intravvedere una sanguinosa resa dei conti. A cominciare dal Pd, il partito del sindaco e quello su cui pesa di più l'onere del sacrificio: «Ma come? - è il ragionamento che passa per la testa di un capogruppo solitamente posato come Stefano Lo Russo - ci hai detto fino all'altro giorno che servivano 280-300 milioni e su quella cifra abbiamo digerito l'indigeribile e ora scopriamo che possiamo cavarcela con molto meno: non si fa così». Vedremo. Intanto, oggi pomeriggio lo spinoso tema se accettare o meno 70 milioni per il 49% di Gtt sarà il piatto forte della riunione di maggioranza con il sindaco Fassino volato ieri a Roma per giocare, attraverso i suoi innumerevoli contatti e prestigio, le ultime carte per far inserire nella legge di Stabilità un emendamento che permetta di ritenere buoni i contratti di cessione firmati entro il 31 dicembre ma che prevedono il versamento del cash entro il 28 febbraio. Riunione di maggioranza che non si esimerà dall'affrontare un altro argomento caldo come la delibera che concede alla Juventus di costruire la sua cittadella alla Continassa contestata dalle opposizioni, ma soprattutto da un po' di consiglieri di maggioranza. Un serrate le fila in vista delle Commissioni che si terranno subito dopo per liberare per l'aula non solo la delibera della Juve ma anche per modificare lo Statuto di Sagat e «aiutare» la vendita a Gamberale. Attacco a Vaciago A rendere il clima ancora più frizzante, ieri è arrivato l'ennesimo scontro fra il direttore generale Cesare Vaciago e i sindacati. Ricordate la clamorosa sentenza del Consiglio di Stato che annullava il concorso con il quale erano stati promossi 21 dirigenti comunali? Bene, incontrando i sindacati, il burbero Vaciago, la panacea per l'unità sindacale, ha comunicato loro l'intenzione di risolvere il problema degli otto «Bassanini», quelli entrati in Comune chiamati direttamente dall'ex-sindaco Chiamparino, con un nuovo concorso oppure riassumendoli per 7 mesi. Mentre per i restanti 13, tutti «P.o.», cioè i titolari di «Posizione organizzativa», Vaciago ha comunicato l'ipotesi di attribuire loro la stessa qualifica con «delega» conferendo loro la retribuzione di posizione annua al massimo del peso. Apriti o cielo. I sindacati sono scesi sul piede di guerra; l'assessore Passoni, che sedeva a fianco di Vaciago, ha fatto sapere che lui non era al corrente della mossa del direttore generale; e anche al piano nobile di Palazzo Civico, quello che ospita il sindaco, sono arrivate perplessità: «Si sta ancora valutando con l'Avvocatura com'è meglio comportarsi». Insomma, un altro fronte di crisi del quale Fassino & C avrebbero volentieri fatto a meno. I SOLDI CI SONO Le cessioni fatte e in corso garantirebbero il denaro per rispettare il Patto 70 Milioni Trenitalia ha offerto per Gtt appena 70 milioni, una cifra molto al di sotto dei 112, 8 milioni attesi