PESCARA Le dimissioni dell’amministratore unico di Pescara parcheggi Roberto Core sono state apprezzate dall’Udc. Ma non è bastato. La crisi politica in Comune, aperta dai centristi lunedì scorso in consiglio comunale, è ancora in atto. Ieri, il primo faccia a faccia tra Udc e Pdl non ha prodotto risultati positivi. La prima cosa che ha chiesto l’Unione di centro è stata la testa di Vincenzo Serraiocco, l’assessore Udc sfiduciato dal partito e dal gruppo consiliare per aver partecipato alle riunioni di giunta, dopo la decisione dei centristi di far uscire dall’amministrazione i loro due assessori. Per il suo posto si fa il nome di Michele Del Castello. L’incontro, previsto inizialmente per oggi pomeriggio, è stato quindi anticipato a ieri sera. Erano presenti, per il Pdl, la coordinatrice cittadina Federica Chiavaroli e il capogruppo Armando Foschi; per l’Udc, c’erano il presidente del consiglio comunale Roberto De Camillis, il capogruppo Vincenzo Dogali e il coordinatore cittadino Enzo Di Vittorio. «È stata una riunione interlocutoria», ha commentato Di Vittorio al termine dell’incontro, «abbiamo ribadito al Pdl i motivi che ci hanno spinto a sollevare alcuni problemi all’interno della maggioranza». Le critiche dei centristi si sono concentrate soprattutto sulla politica economica e tributaria condotta dall’amministrazione comunale negli ultimi mesi. È stata contestata l’operazione condotta dalla giunta di riduzione del canone di 765mila euro a Pescara parcheggi per risanare la società del Comune. «Questa riunione», ha affermato Dogali, «ha prodotto un nulla di fatto, le parti restano distanti. Chiediamo un’inversione di tendenza sulla politica economica e tributaria». Meno pessimista è apparsa la coordinatrice Pdl. «L’Udc», ha rivelato la Chiavaroli, « ha ribadito la propria posizione e devo dire che c’è molta disponibilità da parte nostra anche a rivedere la questione di Pescara parcheggi. Non abbiamo problemi a ragionare su posizioni diverse. Per quanto riguarda Serraiocco, siamo disponibili a sostituirlo, ma ci devono fare un altro nome». Oggi l’Udc riunirà la consulta provinciale. Poi, si deciderà la data del nuovo incontro.