Un altro rinvio per la decisione sulla sorte del Filò. La Gtm ha ottenuto dal comitato Via della Regione una proroga dei termini per la presentazione dei documenti nEcessari ad istruire lo screening preliminare alla valutazione di impatto ambientale. Con l’ok del ministero dell’ambiente, l’azienda di trasporti metropolitani che amministra il finanziamento per realizzare una filovia sulla strada parco avrà altri 45 giorni per presentare documenti a sostegno della propria tesi: il progetto Filò, non comportando l’impiego di mezzi a guida vincolata, non ha bisogno di Via. Di parere espresso si sono però dimostrate sia l’Unione europea che la procura di Pescara, costringendo il comitato Via a riesaminare il caso.
C’è tensione tra gli ambientalisti e nei comitati civici che si battono contro il filobus sulla strada parco per questa dilazione, che di fatto consente alla Gtm di prendere tempo in vista del verdetto definitivo. La posta in gioco è alta, dal momento che il cantiere per la realizzazione della filovia è a un punto molto avanzato. Con l’ottanta per cento delle opere realizzate si rischia lo stop definitivo a un progetto che non ha mai avuto vita facile. Il fronte del no, d’altro canto, è pronto a portare fino in fondo la propria battaglia, con un ricorso al Tar per il quale si attende soltanto il momento più propizio. Lo sarebbe sicuramente il no della Regione alla valutazione di impatto ambientale.