Dopo il via libera della commissione Bilancio: oggi voto di fiducia sul maxi-emendamento del governo. Scatta dal prossimo anno la gara per mille sale da poker. Salta la possibilità di imporre gli pneumatici da neve
ROMA L’ultimo atto è stato il tradizionale emendamento omnibus, nel quale sono stati trovati i soldi per le esigenze più svariate: da quelle doverosamente rifinanziate ogni anno ad altre meno indispensabili e a volte fantasiose. Dopo aver approvato questa proposta di modifica, la commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera all’intera legge di stabilità, che ora dovrà essere votata dall’aula di Palazzo Madama e poi tornare alla Camera per la terza e finale lettura, prima dello scioglimento del Parlamento. Ieri il governo ha accelerato i tempi ponendo la questione di fiducia: il voto in Senato sul relativo maxi-emendamento, che dovrebbe confermare in tutto quanto uscito dalla commissione, si svolgerà oggi stesso.
I GIOCHI
Ieri la discussione e la polemica si sono concentrate su novità che solo in parte dipendono dal provvedimento in esame. Ad esempio quelle in materie di gioco. Dal prossimo anno dovrebbero partire le gare per l’apertura di mille sale da poker ma, come hanno fatto osservare i relatori Legnini (Pd) e Tancredi (Pdl), in realtà la relativa norma era già contenuta in un precedente provvedimento, la manovra economica del 2011 voluta dal precedente esecutivo. Cosa è successo allora in commissione? Gli stessi relatori stavano per recepire l’orientamento del governo di rinviare di sei mesi questa scadenza, ma poi l’esecutivo ha cambiato idea perché il mancato avvio delle gare avrebbe fatto venire meno gli introiti attesi per lo Stato. Dunque tutto rimane com’era sul punto specifico del poker, mentre è slittato di sei mesi il termine; ma la vicenda ha provocato un commento critico del ministro della Salute Balduzzi, che se l’è presa con «l’assalto delle lobby» provocando la reazione di Confindustria Sistema Gioco Italia. L’associazione di categoria chiede «più rispetto per gli operatori del gioco legale».
Altro tema delicato quello dell’Università: il fondo destinato al funzionamento degli atenei è stato rifinanziato per 100 milioni. Siccome però nei vari passaggi parlamentari ne aveva persi finora per strada 400, resta un saldo negativo di 300 milioni. Per il ministro Profumo «l’allarme è molto forte, le università non ce la possono fare, la metà saranno costrette a ridurre i servizi per gli studenti e la ricerca».
I MALATI DI SLA
E un grido d’allarme è arrivato anche dalle associazioni che rappresentano i malati di Sla. A questa drammatica esigenza sono stati destinati 115 milioni invece dei 200 richiesti dagli interessati. Si tratta di garantire l’assistenza domiciliare per i circa 30 mila malati non autosufficienti.
si è parlato molto anche dell’addizionale regionale all’Irpef, ma su questa materia in realtà il prossimo anno non cambierà nulla. Infatti su richiesta delle stesse Regioni, vista la loro delicata situazione finanziaria, è stata rinviata al 2014 l’applicazione del decreto sul federalismo fiscale regionale, nella parte in cui permetteva agli enti locali di variare l’addizionale introducendo ad esempio un sistema di scaglioni ed aliquote allineato a quello nazionale oppure di prevedere particolari detrazioni per carichi familiari. Nulla di fatto infine anche sugli pneumatici da neve: è saltata la norma che permetteva ai concessionari stradali di renderli obbligatori.