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Pescara, 19/12/2025
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Data: 20/12/2012
Testata giornalistica: Il Messaggero
Crisi in comune - Serraiocco in bilico. Mascia cede all’Udc. Dopo il vertice di Pescara parcheggi salta anche l’assessore

Dopo Core adesso tocca a Serraiocco. Il sindaco Mascia cede alle richieste dell’Udc e, per sanare l’ultima crisi della maggioranza, accetta le condizioni dei centristi. Subito dopo le dichiarazioni dell’ormai ex presidente di unico di Pescara parcheggi, disponibile a lasciare per sbloccare il salvataggio della società, Mascia ha accolto le sue dimissioni e adesso è pronto a sostituire anche l’assessore Serraiocco, sfiduciato dall’Udc, con chi indicheranno Dogali e i suoi. Una pace imbastita martedì sera, durante un primo faccia a faccia fra Udc e Pdl, che con tutta probabilità sarà siglata proseguirà domani, quando si dovrebbe tenere il secondo incontro politico. L’Udc metterà sul piatto tutte le sue richieste e a quel punto potrebbero davvero cambiare gli equilibri all’interno della maggioranza.
Equilibri che, in realtà, sono già in fase di mutazione. L'addio di Core, uomo di fiducia di Masci, a Pescara parcheggi può essere letto anche come un ridimensionamento di Pescara futura, azionista di maggioranza insieme all'Udc dell'amministrazione di centrodestra. I centristi da tempo chiedevano la sua testa, convinti che i debiti della municipalizzata fossero l'emblema degli errori del governo cittadino sulle politiche economiche e tributarie. Una società che, in effetti, sino ad oggi ha generato circa un milione di euro di minori entrate e che avrebbe anche ricevuto un avviso di accertamento dall'ufficio tributi per il mancato pagamento della Tarsu dal 2010 ad oggi: un totale di 400mila euro.
Ma non è tutto. Se, come probabile, Serraiocco darà le sue dimissioni prima che sia il sindaco stesso a chiedergli di lasciare, l’assessorato vacante tornerà comunque in quota Udc, creando tribolazioni anche all'interno del Pdl stesso. «Mi viene da chiedere al sindaco che senso abbia avuto concedere un secondo assessorato all’Udc, togliendolo al Popolo della libertà, se questo non è bastato a placare i loro malumori - dichiara caustico Lorenzo Sospiri, coordinatore provinciale Pdl -. Come avevo previsto, l’accordo non ha avuto gli esiti sperati».
E in questo clima, un'altra ombra incombe sul futuro dell’amministrazione comunale. Ieri mattina, Massimiliano Pignoli, capogruppo Fli, ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, sottoscritta da tutti i capigruppo d’opposizione. Manca, però, l’Udc. «Se tengono a Pescara - ha spiegato Pignoli -, e il loro non è un gioco di poltrone, dopo l'abbandono dei lavori in consiglio la firmeranno, altrimenti sarà la dimostrazione di cosa interessa loro davvero». Della stessa opinione anche Di Pietrantonio (Pd), Di Iacovo (Sel) e Sulpizio (IdV): «Questo non è più solo un governo immobile, ma uno zombie. È arrivato il momento di staccare la spina». In realtà l'Udc, tramite De Camillis, ha già fatto sapere che non abbandonerà la maggioranza.

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