Tra le richieste l’unificazione delle deleghe al bilancio e ai tributi in mano al Pdl L’opposizione presenta la mozione per sfiduciare il sindaco Mascia
PESCARA Acque sempre più agitate in Comune. La crisi politica aperta dall’Udc non trova soluzione, mentre i centristi dettano le condizioni alla maggioranza per ricucire lo strappo. Tra le richieste, quella di un rimpasto in giunta. L’Udc chiede, in particolare, l’unificazione delle deleghe ai tributi e al bilancio, oggi in mano a due assessori del Pdl Massimo Filippello ed Eugenio Seccia. Il caso Pescara è stata affrontato anche ieri sera durante una riunione degli organi provinciali dell’Unione di centro. Si è trattato di un incontro preparatorio, in vista del prossimo tavolo politico con il Pdl che dovrebbe tenersi prima di Natale. Quello che si è svolto martedì scorso non ha prodotto risultati positivi. Intanto, dall’opposizione continuano ad aumentare le richieste a Mascia di dimettersi. Ieri, è stata presentata anche una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. Primo firmatario è il capogruppo di Fli Massimiliano Pignoli. «Questa mozione», ha detto, «è la conseguenza di quanto accaduto due giorni fa in consiglio comunale, con il ritiro della delegazione Udc e, in primis, del presidente del consiglio De Camillis». «È arrivato», ha spiegato Pignoli, «il momento di verificare se questa amministrazione ha i piedi per camminare da sola. Noi riteniamo di no, a meno che, quanto accaduto l’altro giorno, sia il frutto di una manovra politica messa in atto da parte dell’Udc per una mera questione di poltrone». «Noi non lo crediamo», ha aggiunto, «visto che il capogruppo Udc Dogali ha parlato più volte di dissesto finanziario e di problemi che riguardano l’amministrazione della città. E proprio per questo riteniamo che ci siano le fondamenta per mandare a casa chi ha mal governato questa città. Ora ci aspettiamo che l’Udc voti la mozione di sfiducia con le altre forze di opposizione, staccando definitivamente la spina alla giunta Mascia». «L’uscita dall’aula del presidente del consiglio De Camillis», ha fatto notare il capogruppo Pd Moreno Di Pietrantonio, anche lui firmatario della mozione, «ha certificato la fine di questa amministrazione che non ha più i numeri per governare. Occorre prenderne atto e agire di conseguenza per il bene di Pescara e dei pescaresi, che vivono in una città da troppo tempo immobile». La mozione, per essere discussa in consiglio, dovrà essere firmata da almeno un terzo dei 40 consiglieri. Hanno aderito, finora, anche Adelchi Sulpizio (Idv), Giovanni Di Iacovo (Sel) e Maurizio Acerbo (Prc). La replica del Pdl è arrivata per bocca del capogruppo Armando Foschi: «La maggioranza attende di vedere quante firme saprà raccogliere Pignoli. Attendiamo di vedere quanti saranno i consiglieri pronti a tradire il patto con i propri elettori».