PESCARA È una legge storica, annuncia il senatore Paolo Tancredi (Pdl), relatore assieme a Giovanni Legnini (Pd) di quella che una volta si chiamava finanziaria (ora legge di stabilità). «Storica perché porta il pareggio di bilancio con soli 2 miliardi di correzione, quasi a saldo zero, spostando somme da un capitolato all’altro». Tancredi dichiara di aver dormito pochissime ore negli ultimi 5 giorni, e nessuna nelle ultime 48 ore, per ascoltare tutte le esigenze che giungevano dal mondo politico, soprattutto dall’Anci per l’allentamento del Patto di stabilità, ma anche da Confindustria, Confartigianato, e così via. Anche Legnini si dice stremato: ma parimenti «soddisfatto perchè in una condizione generale di grande emergenza per le dimissioni del governo siamo riusciti a mettere in una legge, altre quattro leggi per cui si è creato questo rigonfiamento. Sono soddisfatto perchè abbiamo avviato tre sentieri importanti: la discesa della pressione fiscale alla Camera, un sostegno importante per la questione sociale e l’allentamento del patto di stabilità per gli enti locali». In soldoni: un miliardo e 400 milioni di euro agli enti locali, 600 milioni per lo sforamento del Patto e 400 per minor tagli, mentre 200 milioni saranno destinati ai Comuni sotto i 45 mila abitanti per l’attenuazione del patto.
IL DETTAGLIO PER LA REGIONE
Anche l’Abruzzo può rasserenarsi: sono stati previsti 20 milioni di euro per il dissesto idrogeologico; 8 milioni per l’alluvione del 2011 che colpì il Teramano; 30 diretti alla Statale della Val di Sangro, ed una somma che Tancredi e Legnini non hanno precisato sulla proroga dei precari del Comune dell’Aquila mentre per i soldi destinati alla tramvia (che andava realizzata prima del terremoto) si è strappato la possibilità di un riutilizzo differente per la mobilità pubblica urbana. Più i fondi di cui sopra per allentare il patto di stabilità. Per tutto questo i due senatori, la «strana coppia» come qualcuno li ha ribattezzati, sono molto soddisfatti: «Questa è una manovra storica – ripetono in coro – perché porta il pareggio di bilancio senza grandi correzioni e verrà ricordata negli anni».
Maurizio Di Biagio