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Pescara, 19/12/2025
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Data: 21/12/2012
Testata giornalistica: Il Messaggero
Stabilità all’ultimo sì, frenata sui giochi

Vietata la pubblicità dal primo gennaio. E il Tesoro valuta l’abrogazione del bando per 1.000 sale di poker-live. Ieri l’approvazione al Senato oggi tocca alla Camera. È legge il pareggio di bilancio in Costituzione

LE MISURE
ROMA Legge di stabilità: ultimo atto. Dopo il via libera di ieri al senato (99 voti favorevoli, 55 contrari e 10 astenuti), appuntamento questa mattina con il voto di fiducia alla Camera. La legge di stabilità si presenta con un solo articolo e 554 commi. Le novità dell’ultima ora riguardano in particolare i giochi pubblici. A cominciare dal fatto che le norme che limitano la pubblicità dei giochi contenute nel decreto Balduzzi entreranno in vigore già dal 1° gennaio. Con un colpo di mano dell’ultimo minuto, fortemente voluto dal ministro della Sanità, il governo ha infatti cancellato dal maxiemendamento alla legge di stabilità la proroga al 30 giugno 2013 decisa dalla commissione Bilancio. Un'inversione di rotta partorita dopo che, nella mattinata di ieri, il ministro si era detto «molto preoccupato per il rinvio, che sembra invertire la tendenza portata avanti dal Governo sulla lotta al gioco d'azzardo patologico». Il blitz dell’esecutivo guidato da Mario Monti costringe gli operatori di un business che vale 70 miliardi l’anno a ridimensionare, da subito, le campagne pubblicitarie.
IL POKER
Così, fra 10 giorni, stop ai messaggi pubblicitari nel corso di programmi tv e film rivolti prevalentemente ai giovani. Divieto che si estende anche alle pubblicità sulla stampa e su Internet nelle quali si evidenzia un incitamento al gioco o dove sia protagonista un minore. Scatta anche l'obbligo di riportare formule di avvertimento sul rischio di dipendenza e sulle reali probabilità di vincita del giocatore su schedine e tagliandi di gioco. Obbligo che riguarda anche slot machine, sale videolotteries, sale scommesse e siti internet dei concessionari.
La limitazione alla pubblicità non è stata la sola pessima notizia per le aziende del gioco. Gelate ieri anche dal ministero del Tesoro che, in una nota, non ha escluso un'eventuale abrogazione dei nuovi poker live, qualora emergesse la necessità di «ulteriori valutazioni». Una frenata in piena regola dopo le polemiche innescate dopo lo stop alla proroga per le gare che avrebbe fatto slittare l'apertura di sale dove è possibile giocare d'azzardo. E ancora ieri il governo ha accolto nel maxiemendamento la proroga al divieto degli incroci stampa-tv.
CONTI PUBBLICI
Intanto il Senato ha approvato con 222 sì,(oltre la maggioranza assoluta) e quattro no il ddl attuativo della riforma del pareggio di Bilancio in Costituzione. Il provvedimento, già approvato alla Camera, è legge. Si completano così gli impegni assunti in Europa con il fiscal compact. La nuova legge rende operativa la riforma dell'articolo 81 della Costituzione ed è passata con il consenso di tutti i gruppi politici. Si istituisce un organismo indipendente di controllo dei conti pubblici che si chiamerà «Ufficio parlamentare di bilancio». Questo organismo è composto da tre membri eletti dai presidenti di Camera e Senato. Uno dei tre sarà nominato presidente e avrà poteri analoghi a quelli che ha il presidente della Bce rispetto al board della Banca centrale europea.

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