ROMA L’immagine parla più di mille guasti. L’amministratore delegato di Atac, Roberto Diacetti, tiene in mano una foto con una centralina di Termini con i cavi recisi. È, sarebbe, la prova che la metropolitana di Roma si è fermata per un sabotaggio, o qualcosa che ci somiglia molto. La linea B della Capitale si è fermata per tre ore, praticamente per tutta la mattina, causando una giornata di inferno per Roma e ovviamente per i passeggeri del trasporto pubblico. Questo ennesimo blocco, però, secondo la municipalizzata, è stata causato da ben due manomissioni al sistema di sicurezza, a distanza di poche ore: la prima a Termini e la seconda a Eur Fermi. Come da protocollo i treni sono stati evacuati, le stazioni anche e i passeggeri hanno preso d’assalto i bus sostitutivi. Il servizio è stato interrotto alle 9,40 fino a pochi minuti dopo l’una. Il servizio, spiega l’Atac, ha rischiato di essere sospeso per tutto il giorno, perché i tecnici, allarmati, volevano controllare tutte le centraline, cosa che è accaduta, invece, nella notte. Diacetti cerca di ridimensionare la gravità del sospetto che aleggiava già da giorni: «Io non ho mai pronunciato la parola sabotatori, ma certo che queste manomissioni non possono essere opera di un ragazzino di 15 anni che fa una goliardata».
L’ALLERTA
L’azienda preferisce usare la definizione di «atto vandalico», ma il clima è pessimo perché pochi giorni fa era avvenuto un episodio analogo. Atac ha sporto denuncia alla Procura di Roma, e parallelamente ha avviato un’indagine interna. La teoria del complotto è sostenuta anche dal sindaco Gianni Alemanno: «C’è qualcuno che gioca con la metropolitana per screditare la città. Deve venire fuori questo mistero; oggi sono stati trovati dei fili tranciati e si stanno visionando i filmati. Pensare che si tratti di semplici atti vandalici è molto più inquietante».