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Pescara, 19/12/2025
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Data: 22/12/2012
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Impugnate le finanziarie. Dal Governo Monti stop adAbruzzo e Molise Scatta il ricorso alla Corte Costituzionale

PESCARA Violano le norme di contabilità pubblica oppure contengono disposizioni prive di copertura economica, le leggi finanziarie di Abruzzo e Molise che il Consiglio dei Ministri, ieri, ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale. Si tratta, nel dettaglio, della legge regionale 23 del 2012 varata dal Molise, che contiene il rendiconto per l’esercizio finanziario 2011, e della legge 51 varata dal Consiglio regionale abruzzese. La prima, secondo il Consiglio dei Ministri, sarebbe in contrasto con le norme di contabilità pubblica regolate dal terzo comma dell’articolo 117 della Costituzione. La seconda, invece, conterrebbe «disposizioni prive di copertura finanziaria in contrasto con l'articolo 81, quarto comma, della Costituzione». Si tratta, in questo caso, di disposizioni che sarebbero invece in contrasto con il piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Abruzzo. In altre parole, spiega il presidente e commissario straordinario alla sanità, Gianni Chiodi, si tratta di alcuni emendamenti approvati in Consiglio regionale che vanno oltre i livelli essenziali di assistenza, e che proprio per questo motivo sono diventati oggetto di impugnativa da parte del Governo. Potrebbe trattarsi, ma questa eventualità deve essere ancora verificata, dei fondi per i rimborsi per i nefropatici e i malati oncologici. «Già lo scorso anno - spiega Chiodi - il Consiglio dei Ministri aveva impugnato una disposizione relativa al finanziamento destinato alla cura dei bambini abusati. Noi credevamo in quella norma e l’abbiamo sostenuta davanti alla Corte Costituzionale, che ci ha dato ragione e non l’ha annullata nonostante il Governo ne avesse chiesto l’abrogazione». Anche stavolta, dunque, potrebbe prefiguarsi un’ipotesi analoga ma ora l’esecutivo dovrà vagliare attentamente i motivi dell’impugnativa e poi decidere che tipo di strategia mettere in atto. Diversa la situazione nella vicina regione Molise dove la decisione del Consiglio dei Ministri non è arrivata come un fulmine a ciel sereno. «Abbiamo già presentato - ha detto l’assessore regionale alla programmazione Gianfranco Vitagliano - i correttivi richiesti. Si tratta di un atto tecnico da parte del Consiglio dei Ministri visto che oggi (ieri per chi legge, ndr) scadevano i termini per l’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale. Se il Consiglio dei Ministri riterrà congrui i correttivi che abbiamo presentato ritirerà l’impugnativa. Di questa decisione eravamo a conoscenza da giorni». L’assessore alla programmazione, inoltre, si è detto abbastanza tranquillo sul fatto che la posizione della Regione Molise possa essere chiarita addirittura prima che si arrivi davanti ai giudici della Consulta.

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