Illustre Direttore, ho avuto il privilegio di servire il Paese e di rappresentare il nostro Abruzzo, dapprima nelle funzioni giurisdizionali, successivamente quale componente del Consiglio Superiore della Magistratura e, nelle due ultime Legislature, come Parlamentare, in uno dei periodi più difficili e cupi nella storia della Repubblica. Ho cercato di svolgere il mio mandato con scrupolo, competenza tecnica e al meglio delle mie possibilità per dare ai cittadini una Giustizia rapida, efficiente e garantita ed evitare scelte legislative dirette a tutelare le esigenze di singoli e non l'interesse generale. Ho ricoperto incarichi e funzioni istituzionali di particolare responsabilità, all’interno del CSM. Inoltre, mi sono battuto apertamente e coerentemente, per dar vita, con il Pd, a un grande partito riformista, capace di svolgere in Italia quella stessa funzione politica che nei principali paesi europei è svolta dai partiti riformisti, democratici e liberali. Di tutto questo sono orgoglioso e ringrazio i magistrati, gli elettori e gli Abruzzesi per la fiducia che mi hanno accordato nelle diverse competizioni elettorali. Ora, tuttavia, non parteciperò alle primarie per i parlamentari indette dal P.D. nel lodevole tentativo di attenuare le storture del "Porcellum". Esse rappresentano una grande prova democratica, valuteranno gli elettori, una volta conosciuti i risultati e la composizione del futuro gruppo parlamentare in sede nazionale e regionale, se vana o meno, sotto il profilo del rinnovamento, della competenza, della credibilità e dell'autorevolezza dei prescelti. A parte, la questione dell'incompatibilità del ruolo di magistrato con la partecipazione a una competizione interna di partito, che sfocerebbe in un illecito disciplinare. Mi preme invece evidenziare che il metodo (preferenza doppia in un collegio provinciale), il periodo di voto (29 dicembre) e il ristretto corpo elettorale (iscritti e i soli votanti alle primarie di Bersani) scelti presuppongono che il candidato abbia un consenso territorialmente molto concentrato e una rilevanza locale, il sostegno della corrente di maggioranza o perlomeno organizzata del partito e l'esclusione di intere categorie professionali, economiche e sociali dall’espressione di voto. Il che, in tutta evidenza, farebbe di me un candidato inutile e ultroneo, essendomi occupato, da tecnico, di temi di carattere nazionale; avendo avuto quali interlocutori per anni nel settore giustizia proprio quei mondi che non possono partecipare al voto ed essendo stato impegnato in convegni o iniziative sulla giustizia in tutto il territorio nazionale che mi impedivano spesso un'adeguata presenza e cura di altre iniziative sul territorio. La mia non costituisce una scelta di disimpegno, perché il mio impegno istituzionale, sociale e pubblico resta, mettendo a disposizione l’esperienza e le competenze che ho maturato. Molto cordialmente e con l'occasione auguro a Lei e a tutti gli Abruzzesi un sereno Natale e un migliore Nuovo Anno 2013.
(*) magistrato, deputato Pd