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Pescara, 19/12/2025
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Data: 23/12/2012
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Crisi in comune - La giunta resiste ai colpi dell’Udc Ma il nodo ora è il rimpasto. La maggioranza dice sì alla sostituzione di Serraiocco. Salvati in vantaggio

PESCARA Vacilla ma non cade, la Giunta Mascia. Dal vertice di ieri in Municipio, l'Udc è uscita con qualche risultato e un po' di delusione: Pdl e Pescara Futura hanno accettato il diktat dei centristi sulla sostituzione di Vincenzo Serraiocco, ma senza la certezza di avere in Giunta un super assessore che raggruppi le deleghe economiche e tributarie, così come chiede da tempo il capogruppo Vincenzo Dogali. Non solo, ma da Armando Foschi Dogali ha appreso che nell'ultimo consiglio comunale del 28 novembre sarà riportata in aula la delibera degli equilibri di bilancio che contiene la famigerata diminuzione del canone di Pescara Parcheggi, operazione che l'Udc non ha mai avallato e mai voterà. «Primo perché non fa parte del programma condiviso, secondo perché non è economicamente sostenibile per le casse comunali», ricorda Dogali. Su Serraiocco, l'Udc aveva lanciato la scomunica attraverso la revoca e l'ha confermata a maggior ragione dopo che l'assessore ha continuato a partecipare alle riunioni di giunta nonostante il ritiro della delegazione centrista. Resta, invece, Giovanna Porcaro; ad affiancarla nell'Esecutivo potrebbe essere Andrea Salvati, consigliere arrivato all’Udc dopo essere stato eletto nel Pdl, ma solo se Mascia darà il via a un rimpasto di deleghe che attribuisca all'Udc un assessorato forte. «Di qui alla fine della legislatura - così Dogali - vogliamo impegnarci ancora di più e per questo abbiamo chiesto un coinvolgimento maggiore nelle scelte amministrative. Contributo che possiamo fornire solo lavorando in settori strategici. Serve un cambio di passo nelle politiche finanziarie e contributive a favore del sociale e noi abbiamo le competenze per farlo». Senza mai fare i nomi, si tratta di una bocciatura senza appello per gli assessori Massimo Filippello (Tributi) ed Eugenio Seccia (Finanze). Può accettare questo il sindaco sapendo che l'Udc non voterà mai la diminuzione del canone di Pescara Parcheggi? Difficile, anche perché c'è il rischio concreto che che la società municipalizzata andrà in liquidazione a fine anno e che la Corte dei Conti è già al lavoro per verificare se la gestione della srl abbia comportanto un danno erariale. In attesa di una soluzione che sparigli le carte, la Giunta resiste almeno fino al 12 gennaio quando si chiuderanno le liste elettorali per le Politiche e alcuni dei protagonisti del centrodestra pescarese conosceranno il loro destino. Se ci sarà una ricollocazione a livello nazionale per qualcuno, la crisi aperta il 17 dicembre potrebbe chiudersi con la fine prematura dell'attuale Amministrazione, il ricorso al commissario prefettizio per otto mesi e il ritorno alle urne a novembre nell'election day insieme alle Regionali. Un esito neanche così traumatico perché non si tratterebbe di un salto nel buio, ma di un volo col paracadute con elezioni anticipate di cinque mesi rispetto alla scadenza naturale, che è la primavera 2014. A sentire i diretti interessati ovvero i partner di maggioranza, nessuno vuole uno scenario simile, però è innegabile che, fra mal di pancia, veti incrociati e ostruzionismi vari, l'azione amministrativa registra uno stallo che non è certo il miglior biglietto da visita per ripresentarsi davanti all'elettorato fra quindici mesi con le credenziali giuste.

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