Un Natale di protesta per gli operatori del Gran Sasso che, questa mattina, saranno alla base della funivia alle 8 (in tempo per la prima corsa) con cartelli e striscioni per contestare la mancata apertura della stagione. Alle 8 comincerà dunque il giorno più lungo per chi ha da sempre scommesso sul piccolo Tibet. Non ci stanno a fare un Natale in bianco, con i conti decisamente in rosso gli albergatori d’alta quota. Da oggi riapre l’albergo Fiordigigli, tornano al lavoro dalla cassa integrazione i dodici dipendenti, ma con quali prospettive? «Ormai la stagione è andata - commenta amaramente il gestore, Ada Fiordigigli -. Quest’anno speravamo di poter recuperare l’annata magra del 2011 e invece niente. Probabilmente dopo l’Epifania sarò costretta a rimettere tutti in cassa integrazione». Sono coesi gli albergatori, uniti dalla rabbia contro l’amministrazione comunale e in primis contro il sindaco Massimo Cialente. «Il 27 dicembre incontreremo i nostri legali per valutare quali dovrà essere il modo di procedere». È ovvio che si tenterà la strada della class action tesa adottenere un risarcimento per il mancato guadagno. Sembra intanto che con il Natale di mezzo i tecnici dell’Ustif non potranno tornare prima del 27 dicembre. Sul piede di guerra anche coloro che hanno pagato lo ski pass stagionale. Unica buona notizia è il ritorno a casa del Trittico di Beffi. Si tratta di una copia visto che l’originale si trova nel salone Banca d’Italia.