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Data: 27/12/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Disoccupati, si cambia Da gennaio arriva l’Aspi

ROMA Inizia il conto alla rovescia per il debutto dell’Aspi, l’Assicurazione sociale per l’impiego che sostituirà l’indennità di disoccupazione: sarà in vigore tra pochi giorni, allo scoccare del 2013, ma pienamente operativa dal 2017, quando sostituirà anche la mobilità (oggi erogata solo ai dipendenti di aziende industriali con almeno 15 dipendenti o commerciali con almeno 50). Il trattamento contro la disoccupazione, dunque, diventerà lo stesso per tutti i dipendenti. È previsto l’ampliamento della platea dei soggetti tutelati (tutti i dipendenti del settore privato, compresi gli apprendisti) e l'aumento della misura e della durata delle indennità erogabili. A regime, la nuova assicurazione sarà erogata per 12 mesi (a fronte degli 8 attuali per il sussidio di disoccupazione) se si hanno meno di 55 anni e per 18 mesi se si è over 55 (a fronte dei 12 attuali per chi ha più di 50 anni). Quanto si prende. Per le retribuzioni mensili fino a 1.180 euro mensili (valore 2013) l'Aspi sarà pari al 75% (dal 60% attuale per l'indennità di disoccupazione). Per le retribuzioni superiori a questa soglia, si avrà diritto al 25% della parte eccedente con un tetto massimo per l'Aspi pari per il 2013 a 1.119,32 euro. Chi ne ha diritto. Per beneficiare dell'Aspi è necessaria un'anzianità assicurativa pari a due anni, e almeno un anno di contribuzione nel biennio precedente il licenziamento. Possono chiederla i lavoratori dipendenti del settore privato, compresi gli apprendisti, ad esclusione del clero e dei giornalisti. Quanto dura. La prestazione a regime potrà essere per 12 mesi se si hanno meno di 55 anni e per 18 mesi per gli over 55. Dopo i primi sei mesi è prevista una riduzione del 15% dell'importo e di un altro 15%, qualora ancora dovuto, dopo il primo anno. Per il 2013 la transizione prevede ancora 8 mesi di assegno per gli under 50 e 12 mesi per gli over 50. Contribuzione. L'Aspi sarà finanziata da un contributo fisso a carico del datore di lavoro, pari al 1,31% (lo stesso versato oggi per la disoccupazione per il lavoro dipendente), ma è prevista una contribuzione aggiuntiva dei datori di lavoro dell'1,4% per i contratti a termine. Per il datore di lavoro che trasformasse il contratto a termine in uno a tempo indeterminato è possibile il recupero del contributo aggiuntivo per un massimo di sei mensilità. Da Aspi a liquidazione. Sarà possibile trasformare l'Aspi in liquidazione per poter avere un capitale e avviare un'impresa. Perde il sussidio il lavoratore che però rifiuta un impiego con una retribuzione superiore almeno del 20% rispetto all'indennità che percepisce. Mobilità fino al 2014. Fino alla fine del 2014 la transizione verso l'Aspi prevede ancora che il sussidio duri 12 mesi per gli under 40 anni (24 al Sud), 24 mesi per chi ha tra 40 e 49 anni (36 al Sud), 36 mesi per gli over 50 (48 al Sud) per poi diminuire gradualmente negli anni successivi fino ad arrivare nel 2017 a 12 mesi per gli under 55 e 18 mesi per i più anziani.

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