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Data: 27/12/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Primarie (c-sx) - Pezzopane: in parlamento per tutelare L’Aquila. Sette i candidati in corsa. In provincia allestiti 62 seggi

L’appello della candidata in corsa alle primarie del Partito democratico «Solo chi ha vissuto questa tragedia può curare gli interessi della città»

In provincia dell’Aquila sono sette i candidati del Pd in corsa per il parlamento. La rosa dei nomi è stata votata all’unanimità dai componenti della direzione provinciale. I candidati in corsa sono sette , quattro uomini e tre donne. Il 29 dicembre potranno votare per decidere quali candidati mandare in parlamento, recandosi nei 62 seggi allestiti in tutta la provincia, solo le persone che il mese scorso hanno già votato per la scelta del candidato premier del centrosinistra, nonché gli iscritti al partito dal 2011 (con rinnovo 2012). L’elenco dei seggi allestiti (si tratta degli stessi utilizzati un mese fa) sono pubblicati sul sito www.primarieparlamentaripd.it. Questo l’elenco (i nomi sono indicati in ordine alfabetico) dei candidati chiamati a sfidarsi per un posto in lista: Giovanni D’Amico; Americo Di Benedetto; Michele Fina; Giovanni Lolli (nella foto); Eleonora Mesiano; Lorenza Panei; Stefania Pezzopane. I seggi resteranno aperti dalle ore 8 alle 21.
L’AQUILA Una campagna elettorale brevissima, destinata a consumarsi nell’arco di appena tre giorni. Il 29 dicembre, infatti, si terranno le primarie del Pd per la scelta dei candidati, o meglio per un posto “utile” in lista per le elezioni politiche in programma a febbraio. Tra i candidati in corsa anche l’assessore comunale Stefania Pezzopane che ieri si è rivolta agli aquilani (possono votare tutti quelli che lo hanno già fatto alle primarie del centrosinistra e gli iscritti al Pd) chiedendo un voto «per far sì che in Parlamento entri una donna che farà di due questioni fondamentali il suo impegno quotidiano: ricostruzione sociale e cultura. E ciò, soprattutto in vista della candidatura della città dell’Aquila a diventare nel 2019 capitale europea della cultura». «La tragedia dell’Aquila», ha aggiunto l’assessore comunale ed ex presidente della Provincia, «dopo un’iniziale e forte esposizione mediatica sembra finita nel dimenticatoio. Ma noi aquilani sappiamo bene che la strada è ancora lunga e piena di ostacoli. Il governo Monti ha fatto delle buone cose, come sbloccare gli oltre 2 miliardi del Cipe, ma per il futuro c’è incertezza sulle risorse visto che nulla, oltre questa cifra, è destinato alla ricostruzione. E poi ci sono battaglie ancora da combattere, come quella del ripristino del contributo agevolato con il sistema della Cassa depositi e prestiti e delle tasse. Questioni che, se eletta in Parlamento, continuerò a seguire da vicino, tanto più che non ho nessuna intenzione di trasferirmi a Roma. Il tutto senza dimenticare le priorità del territorio provinciale, una realtà che conosco a fondo, avendo guidato la precedente amministrazione provinciale. Ora sono in molti a rimpiangermi e personalmente mi rammarica vedere una Provincia travolta dagli scandali». Alle primarie (si vota sabato dalle 8 alle 21) gli elettori potranno scegliere un uomo e una donna. «Sicuramente Giovanni Lolli, anch’egli candidato, è la persona che in questi anni tanto si è spesa per L’Aquila. Speriamo di farcela entrambi, perché così la città potrà contare su due aquilani impegnati in prima linea per la ricostruzione» Quindi la questione di genere. «L’unica vera parlamentare aquilana è stata Elena Marinucci», ha detto la Pezzopane. «E da allora sono passati ormai tanti anni. A maggior ragione questa è un’opportunità da non perdere». Infine la questione delle deroghe concesse ad alcuni esponenti del Pd, tra cui Franco Marini. «Noi non l’abbiamo chiesta, perché non vogliamo andare in Parlamento con il timbro dei “nominati”. E per noi nessuno, nel partito, lo ha chiesto».

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