TERAMO – La fotografia del trasporto pubblico locale abruzzese scattata dal Sole 24 Ore non corrisponde alla realtà. Lo afferma con decisione l’assessore regionale Giandonato Morra, padre di quella riforma dall’iter travagliato che ancora non vede la luce. Il perché? “Non mi nascondo dietro un dito – spiega l’avvocato che recentemente ha abbandonato il Pdl per abbracciare La Destra – C’è una parte del centrodestra che non vuole questa riforma, mentre un’altra parte, come me che l’ho scritta, la vuole. E forse delle resistenze ci sono anche nel centrosinistra, visto che non c’è stata una grande battaglia durante la discussione dell’ultima Finanziaria”. Questo quanto dovuto da Morra per puntualizzare come stanno le cose in merito alla fusione tra Arpa, Gtm e Sangritana da tempo attesa (dai sindacati in primis) e mai realizzata. Tornando all’articolo del quotidiano economico intitolato ‘Un matrimonio che non s’ha da fare’ (pubblicato dal giornale di Confindustria il 28 dicembre), “sorprende un excursus così maldestro da tale testata nazionale”, affonda Morra. A cui non è piaciuto l’accento posto sui manager a capo delle tre società di trasporto, sui loro rapporti con la politica e sui loro curricula personali.