PESCARA Tra le curiosità c'è anche un fattura di Poste italiane: 296 euro spesi in telegrammi per l'attività istituzionale del Consiglio regionale che risale ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2011. E in rete sono finiti anche tutti i pagamenti di importo superiore a mille euro erogati a vario titolo ai privati: appalti, concessioni, consulenze, sovvenzioni varie. L'attività dell'Emiciclo si apre nel 2013 con l'operazione trasparenza, nel solco del decreto legge 150 già in vigore dal 2009 e aggiornato dall'ultimo provvedimento del Governo: il decreto 83/2012.
DA IERI DATI DISPONIBILI
Da ieri sul sito www.consiglio.regione.abruzzo.it continuano ad essere caricati i nuovi dati che vanno ad aggiungersi alle determinazioni e alle delibere dell'Ufficio di presidenza già on line. Un provvedimento fortemente voluto dal presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano e da tutti i partiti che fanno parte dell'Ufficio di presidenza: Pdl, Pd, Italia dei valori ed Mpa. Ora si può trovare davvero tutto sul web e per l'Abruzzo arriva anche un importante riconoscimento nazionale. Sul sito internet del Dipartimento della Funzione pubblica: www.magellanopa.it, la Regione è infatti al quarto posto dietro la Lombardia, la Valle d'Aosta e il Piemonte per gli adempimenti relativi alla trasparenza, anche se alla nota positiva sull'attività del Consiglio regionale non si accompagna quella altrettanto lusinghiera sulla Giunta, il cui sito on line non offre analoga ricchezza di dati.
IL SISTEMA DI GESTIONE
Magellano è il Knowledge management system promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, un sistema di gestione della conoscenza su piattaforma web appositamente pensato per la Pubblica amministrazione e volto ad ottimizzare la diffusione e condivisione di tutti i dati. La bussola è appunto quella della trasparenza.
Con il decreto legislativo 150 del 2009, il Consiglio regionale aveva già istituito la sezione «Trasparenza, valutazione e merito» dove confluivano già parecchi dati: atti di programmazione e gestione dell'ente affidati ai singoli dirigenti, l'elenco dei responsabili dei procedimenti, fino ai dati più sensibili quali gli emolumenti dei consiglieri regionali e la rendicontazione finanziaria dei vari gruppi politici, ultima pietra dello scandalo in alcuni grandi regioni come il Lazio e la Lombardia.
LA SODDISFAZIONE DI PAGANO
Da ieri, con l'entrata in vigore dell'ultimo decreto legislativo, sono state inserite altre tre sezioni, sempre nell'ottica di migliorare la trasparenza: formazione risorse umane, atti amministrativi e di indirizzo, provvedimenti attributivi di vantaggi economici. Dunque, alle deliberazioni dell'Ufficio di presidenza e del Consiglio si aggiungono adesso le determinazioni e gli atti dirigenziali in forma integrale, nonché l'elenco di concessioni, sovvenzioni, contributi, compensi, sussidi e ausili finanziari destinati a persone e imprese. Soddisfatto Pagano: «Abbiamo anticipato da tempo il processo trasparenza degli atti amministrativi del Consiglio. Un obiettivo fondamentale per avvicinare i cittadini alla nostra istituzione».