PESCARA Non si placa la protesta per i cospicui aumenti tariffari sulle autostrade che attraversano l’Abruzzo, in particolar modo su quella gestita dalla società Strada dei Parchi del gruppo Toto che collega i maggiori centri della Regione con Roma.
Dopo la dura presa di posizione della Cna, con il presidente regionale Italo Lupo che ha ricordato la carenza di servizi sull’A24-A25, a fronte di continui aumenti dei pedaggi che penalizzano pesantemente l’utenza abruzzese, in particolare i lavoratori pendolari, ieri sono intervenuti Antonio Centi, presidente dell’Anci Abruzzo, e i consiglieri regionali Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista e Carlo Costantini dell’Italia dei valori. Tre interventi con una sola preoccupazione in comune: quella di vedere un peso eccessivi scaricato dagli aumenti tariffari sull’economia abruzzese e in particolare sulle fasce a reddito più basso. Centi ha ricordato come un’economia ancora piegata dagli effetti del terremoto come quella aquilana possa subire gravi conseguenze da rincari continui.
LE NUOVE CHANCE
Acerbo e Costantini hanno puntato il dito, come già aveva fatto Lupo, sui servizi carenti, tanto da chiedere all’Anas controlli serrati per verificare come la concessionaria svolga il suo compito. E dalla concessionaria Strada dei Parchi è arrivata una risposta che sottolinea come siano stati fatti numerosi investimenti per rendere più efficiente l’A24-A25, confutando in tal modo le accuse dei due consiglieri regionali.
Ma le proteste dell’utenza, che a Capodanno è stata costretta ad allargare ulteriormente il portafogli per pagare pedaggi sempre più onerosi, non si arrestano. L’ennesimo aumento tariffario per fruire di un’autostrada che per qualcosa come cento chilometri non mette a disposizione neanche una stazione di servizio, come accade tra Brecciarola di Chieti e Avezzano, davvero non va giù. Si annunciano ulteriori prese di posizione nei prossimi giorni. Anche da parte di altri esponenti della politica abruzzese.